Agenda urbana Catanzaro, Costa: "Altro che visione, il commercio è ancora piu' in crisi"

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images Agenda urbana Catanzaro, Costa: "Altro che visione, il commercio è ancora piu' in crisi"
Il consigliere comunale Giovanni Costa
  08 febbraio 2025 08:18

 “Ho letto con attenzione il programma di Agenda Urbana presentato nei giorni scorsi dal Comune di Catanzaro. Evito di pronunciarmi sul piano in generale, anche se milioni e milioni di euro stanziati per mostre e conferenze pseudo-culturali sembrano francamente tanti, e mi concentro sul settore del commercio. Le misure presentate non solo peccano di scarsa originalità (e per questo destinate a fallire come in precedenti occasioni) ma sono prive di visione. Le attività del centro non rifioriranno con la semplice evocazione dell’artigianato e della gastronomia".

 
Così in una nota il consigliere comunale Gianni Costa.
 
"E’ una cantilena ascoltata tante volte e che, oltre a non essersi mai realizzata, non ha alcuna prospettiva concreta di realizzazione. Altrimenti perché mai non si è mai sviluppata prima? Altrimenti perché questa Amministrazione e le precedenti, che ho pure criticato, non ne hanno favorito la proliferazione? La verità, che batte qualsiasi buona intenzione scritta su centinaia di pagine, è che non solo la condizione del commercio a Catanzaro è in declino, ma con questa Amministrazione Fiorita si è praticamente scavata la fossa. La riprova sta nella moltiplicazione delle serrande chiuse in centro, al pari di tanti altri quartieri della città, che non sono certo compensate da un grande locale di abbigliamento che non ha aggiunto offerta ma ha soltanto assembrato quella esistente togliendo ai più piccoli. Tutto questo mentre nei dintorni del centro si è assistito alla proliferazione di esercizi commerciali cinesi che questo Comune ha fatto nascere come funghi in regime di silenzio assenso. Altro che valorizzazione del commercio di vicinato, come ha detto il sindaco Fiorita che più che Agenda Urbana ha sposato l’Agenda Pechino. E, pecca finale, nonostante le reiterate promesse del primo cittadino di pervenire a una proposta per risollevare le sorti di quella grande onta collettiva che ha il nome di Parco Romani, anche quest’ultima programmazione da 20 milioni di euro fa finta che non esiste e la ignora totalmente”. 
 

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