Il T.A.R. del Lazio, in accoglimento di un ricorso proposto dall’avvocato catanzarese Giuseppe Pitaro nell’interesse di una candidata calabrese che ha partecipato al concorso nazionale INPS per consulenti di protezione sociale, conferma e consolida il principio secondo cui il diritto di precedenza per l’assistenza di un familiare disabile ai sensi della legge 104/92 deve essere valutato, nell’espletamento di un concorso pubblico, anche quando non è espressamente previsto dal bando.
Con decreto cautelare riportante la data di oggi, il Presidente della Quinta Sezione del T.A.R. Lazio ha sospeso la procedura concorsuale per garantire la priorità della scelta nell’assegnazione della sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare disabile, per tutelarne le esigenze di assistenza.
L’avvocato Pitaro ha espresso piena soddisfazione perché "viene consolidato un principio di diritto importante, a garanzia di interessi di rilevanza costituzionale come quello riguardante la solidarietà familiare e le esigenze di assistenza, sconfessando la tesi, sostenuta dalle Amministrazioni statali, secondo cui la precedenza si applica solo ove prevista dal bando".
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