Questa notte, i Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato in flagranza di reato F.P., 40enne rumeno residente a Reggio Calabria, celibe, incensurato, accusato di violazione di domicilio, lesioni personali e atti persecutori in danno della ex-compagna 49enne rumena.
In particolare, l’uomo, introdottosi all’interno dell’abitazione della donna mediante un doppione della chiave da lui arbitrariamente detenuta, l’aggrediva in camera da letto mentre si trovava al telefono con il suo attuale compagno che, trovandosi in altra città per ragioni di lavoro, prontamente allertava i soccorsi tramite il numero d’emergenza 112.
Nel corso dell’aggressione la donna veniva colpita ripetutamente con pugni al volto e nella colluttazione sbatteva violentemente la testa sul pavimento, ricevendo minacce di morte che terrorizzavano la vittima e rendevano evidente che l’azione dell’aggressore era riconducibile alla decisione della donna di aver troncato la loro relazione sentimentale.
L’aggressore si rinchiudeva nel proprio appartamento che si trova sullo stesso piano di quello della vittima ed all’arrivo dei militari dell’Arma non gli permetteva l’accesso, richiedendo l’intervento di una squadra dei Vigili del fuoco per forzare la porta d’ingresso, una volta all’interno dell’abitazione, il soggetto non opponeva resistenza e veniva arrestato per i reati di violazione di domicilio, lesioni personali e atti persecutori.
La donna è stata trasportata presso il pronto soccorso da personale medico del 118, dove le sono state riscontrate lesioni al volto e una prognosi superiore ai venti giorni.
La donna già in passato aveva denunciato per fatti analoghi l’ex-compagno, motivo per il quale la soglia di attenzione sulla vicenda era già alta, così come tutte i purtroppo analoghi episodi.
A tal proposito si evidenzia che nell’anno in corso (gen.-ott. 2019) il Comando Provinciale di Reggio Calabria, nel solo capoluogo, ha proceduto all’arresto e/o esecuzione di misure personali nei confronti di 16 persone.
Nello specifico sono stati eseguiti:
Le evidenze del caso fanno ben comprendere la necessità di un tempestivo intervento per una rapida risoluzione di violenze di tale specie, grazie alla riposta fiducia nelle forze dell’ordine da parte delle vittime e l’utilizzo di un rapido strumento normativo.
Nell’ambito di tale ampia casistica dell’anno 2019 è utile ricordare gli episodi avvenuti in data:
E’ utile ricordare alle vittime la presenza di un “Sportello stalking”-“telefono rosa” e Centri antiviolenza, strutture utili per comprendere la drammaticità delle fattispecie di reato, ma soprattutto a poter metabolizzare meglio gli eventi grazie al supporto di psicologi e di altre vittime uscite fuori dal contesto di violenza di genere subita.
In questo ultimo evento accaduto la scorsa nottata il tempestivo intervento dei Carabinieri ha consentito di mettere in sicurezza la donna, rientrare nella propria abitazione e contestualmente ha posto la parola fine ad una situazione di reiterate violenze protrattesi nel tempo tra l’estate del 2018 e lo scorso agosto 2019.
Appare in tal senso indispensabile sensibilizzare i cittadini e la comunità nel suo insieme nel fornire dettagli o segnali di allarme che maggiormente si evidenziano utili alle forze dell’ordine per un tempestivo intervento risolutivo della vicenda evitando che tale fattispecie di reato possa essere portato ad ulteriore conseguenze di gran lunga più gravi e pericolose per l’incolumità della persona, con particolare riguardo anche alla presenza di minori.
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