Aggredita a Soverato per aver chiesto di essere pagata, la condanna del sindacato dei balneari e la solidarietà di Mancuso e Fiorita

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images Aggredita a Soverato per aver chiesto di essere pagata, la condanna del sindacato dei balneari e la solidarietà di Mancuso e Fiorita

  03 agosto 2022 20:47

Piovono reazioni all'aggressione subita da una ragazza per aver chiesto di essere pagata al proprietario di uno stabilimento balneare.

Il sindacato di categoria ha condannato l'accaduto: Il Sindacato Italiano Balneari, aderente a FPE/Confcommercio, condanna fermamente il brutto episodio accaduto a Soverato e diffuso in modo virale sui social. Alla ragazza aggredita va tutta la nostra solidarietà morale ma, soprattutto, reale. Da sempre la Calabria è conosciuta come terra gentile e accogliente, sono diversi, infatti, gli associati al Sindacato che hanno manifestato fin da subito l'intenzione di assumere regolarmente la giovane lavoratrice aggredita. La rete territoriale si è mobilitata per prendere contatti con la ragazza al fine di garantire i suoi giusti diritti con un adeguato posto di lavoro".

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Solidarietà arriva anche dal presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: ""Il fatto specifico di Soverato, della donna nigeriana presa a male parole perché chiedeva il compenso per la prestazione di lavoro, esige che le autorità competenti procedano  ai necessari accertamenti ed,
eventualmente, alle procedure sanzionatorie.  Tuttavia, rimane lo sbigottimento per le intollerabili manifestazioni di intolleranza verso i soggetti più fragili della società, che deve spingere chiunque abbia funzioni di responsabilità politica, economica e sociale, verticale e orizzontale, a vigilare con la massima attenzione,  perché i diritti di chi lavora siamo sempre e comunque salvaguardati, in un contesto di pari dignità e civiltà del lavoro". 

Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita si è così espresso: "Il lavoro è dovere, impegno, serietà, ed è proprio per questo che non può essere scisso in alcun modo dal concetto di dignità e dal riconoscimento dei diritti di chi, nel lavoro, si spende. In caso contrario, il lavoro cessa di essere tale e diventa sfruttamento, prevaricazione, se non addirittura schiavitù. Tuttavia, in molti casi, purtroppo, è ancora questa la realtà che ci troviamo davanti. Io spero che le autorità competenti facciano piena luce sull’episodio di inaudita brutalità accaduto a Soverato. Intanto mi associo al coro di solidarietà che si è stretto intorno alla giovane Beauty per l’inaccettabile violenza che la ragazza ha dovuto subire. Abbiamo anche letto delle offerte di lavoro regolare che le sono state tempestivamente rivolte e questa è la migliore risposta, la più confortante, che la migliore Calabria potesse offrire. D’altra parte non c’era da dubitarne".

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