Aggressione a Davide Ferrerio, resta in carcere la donna coinvolta

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  06 luglio 2023 16:44

Il Tribunale di Crotone ha rigettato la richiesta di scarcerazione di Anna Perugino, la 42enne crotonese accusata di concorso morale nel tentato omicidio di Davide Ferrerio, il ragazzo bolognese aggredito e picchiato selvaggiamente nell’agosto dello scosso anno e, da allora, in coma irreversibile. L'istanza di sostituzione della custodia in carcere con quella meno afflittiva ai domiciliari era stata avanzata dall'avvocato Aldo Truncé, difensore della donna che è imputata per questa vicenda insieme al compagno, Andrej Gaju, di 35 anni, davanti al Tribunale di Crotone.

La quarantaduenne è la madre di Martina Perugino, la ragazzina, all’epoca del fatto ancora minorenne, al centro di tutta la vicenda che ha portato all’aggressione di Ferrerio, avvenuta per un tragico scambio di persona. La richiesta di modifica della misura cautelare era motivata dal fatto che non fosse più necessario mantenere in carcere la donna in quanto già assicurato alla giustizia l’autore materiale dell’aggressione, Nicolò Passalacqua, condannato a 20 anni di reclusione, e dunque non sussisteva il pericolo di reiterazione del reato. Inoltre, per la difesa non sussisteva il pericolo di fuga, considerato anche che dopo l’aggressione la donna non si era mai resa irreperibile. L'avvocato della famiglia Ferrerio, Fabrizio Gallo, si è opposto alla richiesta sostenendo che dopo l’aggressione la donna ha continuato ad inviare messaggi telefonici al fratello di Davide, invitandolo a desistere da ogni iniziativa processuale, oltre ad essersi resa protagonista di episodi simili, per aver organizzato in passato un’altra spedizione punitiva contro un altro spasimante della figlia. Considerazioni alle quali si è aggiunto il parere sfavorevole del pubblico ministero alla scarcerazione e che i giudici hanno accolto.

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