"Esprimo vicinanza e plauso per la professionalità dimostrata dai Colleghi della Digos, del Commissariato di Catanzaro Lido, dell'Ufficio Volanti e dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza e Vibo che questa mattina sono stati oggetto di una vera e propria aggressione da parte di delinquenti conclamati e senza scrupoli appartenenti alla locale comunità rom.
Le immagini che girano sul web e che paradossalmente sono state diffuse dagli stessi appartenenti alla comunità rom catanzarese, dimostrano come un manipolo di delinquenti per evitare l'arresto di un loro congiunto, con premeditazione, non esitano ad aggredire i poliziotti che stavano operando provocando lesioni a tre colleghi della Digos di Catanzaro, poi refertati in ospedale.
Tutto ciò è l'ennesima ed ulteriore conferma che oggi i poliziotti, come tutto il personale in uniforme, riescono a salvarsi dalle brutali aggressioni, che subiscono immancabilmente e senza alcuna giustificazione ogni tre ore nel nostro Paese, solo grazie alla loro professionalità e non certo per timore o paura delle pene previste o di rimanere in carcere per lungo tempo.
Non c’è più alcun dubbio, infatti, che l’attuale legislazione garantisce la certezza dell’assoluta impunità a chiunque aggredisce il personale in uniforme. E se oggi non stiamo qui a raccontare conseguenza ancor più gravi, lo dobbiamo solo alla loro prontezza di riflessi e alla professionalità che hanno acquisito e per le quali, ne sono certo, il Questore Agricola Maurizio saprà opportunamente valorizzare.
Ma la verità dei fatti, frutto di consolidata esperienza, ci ha insegnato che la vera molla che fa sì che si possa aggredire operatori di Polizia con tanta disinvoltura e facilità, in realtà risiede nell’assoluta certezza da parte dei delinquenti che potranno godere di una sicura impunità.
Così in una nota Gianfranco Morabito, Segretario Generale del Siulp catanzarese, commenta la vile aggressione subita dai colleghi catanzaresi durante le fasi connesse all'arresto di un nomade catanzarese.
Questo stato di cose dimostra, continua Morabito, che ormai l’autorevolezza dell’ Autorità non esiste più e che va recuperata il prima possibile con un’azione ferma e decisa da parte dello Stato che deve concretizzarsi anche attraverso l'istituzione di nuovi presidi, l'aumento degli organici e l'intensificazione dei servizi di prevenzione sul territorio.
È ormai giunta l’ora di introdurre un reato specifico con pene certe e immediate per chi aggredisce il personale in divisa che rappresenta lo Stato, come da tempo il Siulp ha chiesto anche con una raccolta di firme per una legge ad iniziativa popolare. Perché se chi delinque è convinto dell’assoluta impunità quando aggredisce lo Stato e chi lo rappresenta, non avrà alcuna remora nel fare di peggio nei confronti dei cittadini o degli operatori economici.
Su tutto questo -conclude Morabito- rivolgo un sentito e accorato appello a tutti gli esponenti politici affinché si facciano promotori delle istanze dei poliziotti che quotidianamente garantiscono la sicurezza sull'intero territorio nazionale. Chi commette violenza contro lo Stato e i suoi rappresentanti deve immediatamente pagare il proprio debito con la giustizia scontando pene detentive immediate".
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