Aggressione tra detenuti nel Carcere di Catanzaro, Tulelli: “Urgente la questione della sicurezza”

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Rita Tulelli
  15 agosto 2024 17:45

di RITA TULELLI

Grave episodio di violenza all'interno della casa circondariale di Catanzaro, dove un detenuto è stato aggredito brutalmente da un compagno di cella. L'episodio ha sollevato preoccupazioni non solo per la sicurezza dei detenuti, ma anche per quella del personale penitenziario che lavora in condizioni sempre più difficili.

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L'aggressione è avvenuta poche ore fa. Uno degli aspetti più preoccupanti emersi in seguito a questo incidente è la presunta presenza di alcolici all'interno del carcere, che potrebbe aver contribuito a innescare l'aggressione. È inconcepibile che, in un ambiente altamente controllato come quello di una struttura penitenziaria, si verifichi l'uso di sostanze alcoliche da parte dei detenuti. Questo non solo rappresenta una grave violazione delle normative interne, ma aumenta significativamente il rischio di comportamenti violenti e incontrollati.

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In un contesto in cui le risorse e il personale sono già limitati, episodi come questo evidenziano la necessità di rafforzare le misure di sicurezza all'interno delle carceri. È impensabile che si debba attendere una tragedia per prendere provvedimenti concreti. La sicurezza deve essere garantita non solo per i detenuti, che hanno comunque diritto a vivere in un ambiente che favorisca la loro riabilitazione, ma anche per gli agenti di polizia penitenziaria, che ogni giorno rischiano la propria incolumità.

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Le associazioni di categoria e i sindacati degli agenti penitenziari hanno già più volte denunciato la situazione critica in cui versano le carceri italiane, con un sovraffollamento che rende sempre più difficili la gestione e il controllo dei detenuti. L'episodio di Catanzaro è solo l'ennesima dimostrazione di una problematica che non può più essere ignorata.

È urgente l'adozione di misure che possano prevenire il verificarsi di episodi simili in futuro. Tra queste, un controllo più rigoroso sugli ingressi e sulle attività dei detenuti, l'aumento delle risorse umane e materiali a disposizione delle forze di polizia penitenziaria, e un'attenzione particolare alla salute psicologica e al benessere dei detenuti, per ridurre le tensioni e prevenire atti di violenza.

Il carcere deve essere un luogo di riabilitazione e non di ulteriore degrado e violenza. Le istituzioni competenti sono chiamate a intervenire con urgenza per garantire che situazioni come quella accaduta a Catanzaro non si ripetano e per tutelare, al tempo stesso, la dignità e la sicurezza di tutti coloro che vivono e lavorano all'interno delle strutture penitenziarie italiane.

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