Fabio Manolo Cosoleto, il 52enne ferito leggermente al mento ieri sera a Palmi da due killer in motocicletta, è pregiudicato per associazione mafiosa, rapina e omicidio, per fatti commessi alcuni anni fa nel Bresciano.
I suoi legami famigliari e le sue frequentazioni, soprattutto con i Molè di Gioia Tauro, sono noti agli inquirenti da tempo, e destano preoccupazione le fibrillazioni che negli ultimi mesi stanno interessando gli equilibri precari nel "mandamento" Tirrenico della 'ndrangheta, soprattutto nelle cosche di Rosarno e Gioia Tauro.
Cosoleto, al momento dell'agguato, era in auto con la moglie e il loro bambino, quando i killer hanno aperto il fuoco contro di lui con una pistola ferendolo di striscio al mento. Le indagini, intanto, sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Palmi, sul cui territorio di competenza è avvenuto l'agguato, e già nelle prossime ore il caso, vista la caratura criminale del ferito, potrebbero passare al vaglio della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
Su un punto, finora, sembrano convergere le prime investigazioni: gli autori dell'agguato hanno sparato per uccidere e non per inviare un avvertimento.
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