"È stato pubblicato sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il disciplinare di produzione della Indicazione geografica protetta del 'Finocchio di Isola di Capo Rizzuto'. Si è così conclusa la procedura nazionale per il riconoscimento e la parola ora passa all'Ue che ha in valutazione il documento prima che venga approvato".
E' quanto afferma la senatrice Rosa Silvana Abate, capogruppo M5S nelle Commissioni "Questioni Regionali" e "Agricoltura".
"Si tratta - prosegue Abate - del coronamento di un lavoro importante portato avanti in sinergia con il Comitato di tutela del finocchio di Isola Capo Rizzuto che è anche Comitato promotore per l'ottenimento dell'Igp e che ha visto una lunga interlocuzione da parte mia con i funzionari del Ministero delle Politiche Agricole soprattutto nella fase in cui la situazione sembrava essersi bloccata. Era un vero peccato perché il lavoro portato avanti dal Comitato per il Finocchio di Isola era già iniziato da diversi anni. Nel documento, licenziato nei giorni scorsi, viene presentato il marchio scelto e vengono descritti: il periodo di raccolta, l'aspetto, il colore, il sapore, l'odore e il calibro sia nella tipologia 'precoce' sia di quello 'tardivo'. La zona di produzione comprende l'intero territorio dei comuni di Botricello e Belcastro nella provincia di Catanzaro e di Mesoraca, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, Rocca di Neto e Strongoli nella provincia di Crotone. Come indicato dal disciplinare, ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ognuna gli input e gli output". "L'elevata specializzazione nella produzione - prosegue la parlamentare - si è tramandata nel tempo e l'obiettivo è garantire la tracciabilità del prodotto. Il fortissimo legame tra il territorio inteso come ambiente geografico e pedo-climatico interessato può essere assunto da una considerazione squisitamente filologica: era usanza abbastanza diffusa denominare i terreni ed i fondi con toponimi conosciuti nel territorio. Tali denominazioni quasi sempre servivano per classificare i prodotti che da essi derivavano e ciò anche in base alla fortuna che tale prodotto incontrava sui mercati dell'epoca. Tracce di commercializzazione del "Finocchio di Isola Capo Rizzuto" risalgono agli inizi del Novecento ma è a partire dalla metà del secolo scorso che è diventata una presenza importante nei mercati ortofrutticoli italiani, principalmente nel periodo che va da novembre a maggio. Affermazioni supportate e confermate dalle manifestazioni religiose, eno-gastronomiche e sagre locali". "Il mio impegno - sostiene ancora Abate - non termina qui. Sarò al fianco dei produttori e di tutta la filiera fino a che il risultato non sarà raggiunto definitivamente".
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