Gli aiuti alimentari agli indigenti siano acquistati presso i produttori agroalimentari dei territori di riferimento. Lo chiedono al ministro all’agricoltura Teresa Bellanova, in una nota a firma congiunta, gli assessori alle politiche agroalimentari delle Regioni Calabria, Sicilia e Basilicata.
Al centro della richiesta, una duplice esigenza coniugata in una proposta unitaria: introdurre parametri di scelta che consentano di legare il sostegno alimentare alle produzioni regionali, salvaguardando così il comparto agricolo alle prese con le devastanti conseguenze economiche indotte dall’emergenza sanitaria.
“Il Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti, istituito presso Agea, le cui risorse sono allocate nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”, ragiona l’assessore regionale calabrese all’agricoltura, Gianluca Gallo, “rappresenta uno strumento di donazioni di prodotti alimentari e di base a chi si trova in condizioni di estrema necessità. Di recente, il Fondo è stato incrementato di altri 50 milioni di euro per l’anno 2020, al fine di assicurare la distribuzione delle derrate alimentari per l'emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid-19”. Con le somme a disposizione l’Agea, organismo pagatore cui è delegata la gestione degli interventi per la distribuzione degli aiuti alimentari, è impegnato nella predisposizione dei bandi per l’acquisto di prodotti agroalimentari da destinare alle persone indigenti.
“Allo scopo di migliorare l’efficacia e le potenziali ricadute economiche di questi interventi sulle imprese agroalimentari – sottolinea Gallo - occorre prevedere dei meccanismi in grado di contemplare le specificità e le complessità del sistema produttivo agricolo del nostro Paese, evitando una dannosa concentrazione in lotti in fase di emanazione dei bandi”.
Aggiunge l’assessore: “In Italia il paniere dei prodotti agricoli e delle filiere agroalimentari è alquanto variegato. Pertanto, nell’emanazione dei bandi, al fine di garantire nell’ambito delle diverse filiere un’adeguata rappresentatività delle varie e specifiche produzioni locali e regionali, non ultime quelle calabresi, di particolare rilevanza e qualità in molti ambiti, sarebbe opportuno favorire un’ampia suddivisione in lotti di prodotti agricoli oggetto di acquisizione”.
In tal modo, chiosa l’assessore regionale all’agricoltura, “si sosterrebbero i comparti agroalimentari delle varie regioni perseguendo l’obiettivo della maggiore partecipazione delle piccole e medie imprese alle medesime procedure di gara, in linea anche con le disposizioni nazionali e comunitarie in materia di appalti che pongono in evidenza la necessità di garantire la partecipazione delle piccole e medie imprese alle gare pubbliche, insieme al correlato strumento della suddivisione in lotti”. Essenziale, ora, un provvedimento del ministero, dal quale si attendono risposte.
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