di CARMINE MUSTARI
L’avvio del nuovo anno scolastico nell’Istituto comprensivo Taverna non è solo il momento del ritorno in classe, ma anche l’inizio di un nuovo cammino curriculare che, partendo dall’Educazione Civica rende la scuola più moderna, sostenibile, ancora più inclusiva.
I docenti di Taverna, guidati dalla dirigente scolastica Susanna Mustari, hanno revisionato i curriculi verticali d’Istituto per rimodularli secondo quanto previsto dalla Legge. Obiettivo principale è fare in modo che gli alunni fin dalla scuola dell’infanzia, possano far propri principi come il rispetto dell’ambiente che li circonda, il rispetto di sé e degli altri, l’uso di linguaggi e comportamenti adeguati quando usano i telefonini o navigano in rete. Premura della dirigente scolastica è stata sottolineare il fine dell’insegnamento dell’Educazione civica: conoscere i nuclei della Costituzione Italiana e farne capire ai ragazzi le valenza culturale e pedagogica.
L’Educazione civica ha un proprio voto che dà conferimento e dignità all’insegnamento; ogni disciplina è parte integrante di essa che è base dell’agire educativo. Studentesse e studenti approfondiranno in un modo nuovo e concreto innanzitutto lo studio della Carta costituzionale e delle principali leggi nazionali e internazionali. Si affronteranno argomenti di vario rilievo: la salvaguardia del patrimonio artistico ed ambientale di Taverna e dei comuni limitrofi, la tutela dei beni comuni, i principi di protezione civile in collaborazione con gli Angeli della Sila, volontari della Protezione civile, senza dimenticare temi, messi in risalto dall’emergenza COVID, quali il diritto alla salute, il concetto delle libertà individuali, il diritto alla privacy.
La sostenibilità entrerà così negli obiettivi di apprendimento. Particolare attenzione merita l’introduzione dell’Educazione Civica nella scuola dell'infanzia. I docenti tutti forniranno agli alunni dei tre ordini di scuola quelle competenze che permetteranno loro di impegnarsi nella costruzione di una società democratica e di capire e vivere regole per migliorarla e per agire da cittadini onesti e responsabili, diventando “cittadini sovrani” - come auspicava don Lorenzo Milani – di una società nuova e diversa, capace di dare pari diritti e dignità a tutti.
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