Prosegue la stagione artistica 2020 del Dadada Beach Museum, il primo museo al mondo su una spiaggia, e precisamente sulla spiaggia di Calalunga a Montauro (Cz). Questo sabato alle ore 18 verrà infatti presentata al pubblico una nuova opera che prosegue con creatività il tema ambientalista delle precedenti esposizioni. Si tratta di “Flepper”, opera dell’artista Marco Raffaele, catanzarese con un background nel mondo della street art, oggi scultore della vetroresina con una tecnica personale di particolare impatto visivo, che egli stesso ha ribattezzato “Fiberglass emotion”.
Con la sua consistenza translucida e semi-opaca, la vetroresina lavorata a mano da Marco Raffaele lascia trapelare le sembianze di volti umani, animali, corpi ibridi che si sprigionano con dinamismo dalla bidimensionalità delle superfici e sembrano affacciarsi per la prima volta alla vita. Così, all’ingresso del Dadada Beach Museum, da domani campeggerà “Flepper”, opera d’esordio per Marco Raffaele in quello che sarà un ulteriore nuovo percorso espositivo al “Museum” sul mare, dedicato stavolta (dopo le precedenti esposizioni dedicate al cemento, all’alluminio e al ferro) alla plastica e suoi derivati, e che si arricchirà via via con l’incedere della nuova stagione.
“Flepper” ha le sembianze di un delfino. “Potrebbe esserlo, ma perché no potrebbe essere uno squalo, un animale di fantasia, un’ombra riaffiorata dal passato, dai sogni o dai ricordi del nostro fanciullo interiore: le parvenze zoomorfe, appena accennate sotto il consueto velo di vetroresina modellato dalle mani dell’artista, lasciano all’intuito, all’immaginario ed all’emotività dell’osservatore l’interpretazione dell’opera. - commenta il Direttore artistico del Dadada Beach Museum, Anna Trapasso - Oltre l’emozione e la magia, il fine dissacratorio dell’opera ci ricorda come la plastica e la vetroresina disperse in mare provochino ogni anno la morte di migliaia di cetacei ed altre specie animali”.
“La plastica ed i suoi derivati sono stati, sin dal principio, materiali estremamente flessibili e malleabili, tanto da determinare un importante sviluppo economico globale sulla base di una diffusione capillare, potendo, grazie alle proprie caratteristiche tecniche, essere impiegati in numerosi e diversi settori. - aggiunge l’ideatore dello straordinario Museo sul mare, Roberto Talarico- Il loro eccessivo uso e la scarsa raccolta e riciclo dopo l'uso ne hanno determinato un rapporto di odio - amore da parte di larga parte della popolazione mondiale. Oggi imperversano numerose campagne contro l'utilizzo della plastica e di tutti i suoi derivati e -fortunatamente- la classe politica sta cambiando visibilmente atteggiamento sull'argomento, sposando finalmente la causa ambientale, sebbene ancora siamo ben lontani da un rapporto sano e consapevole con tale materiale. Proprio per questi motivi, con la costante intenzione di sensibilizzare il pubblico attraverso l’arte, il Dadada Beach Museum apre le sue porte all’artista Marco Raffaele, che ha aderito immediatamente al progetto, con grande entusiasmo”.
L’appuntamento di domani non è soltanto per appassionati d’arte: è un modo per godere -tramite il prezioso veicolo dell’arte- di un momento conviviale, seppur nel rispetto dell’attuale normativa anticovid, immersi nel meraviglioso contesto marittimo della Costa dei Saraceni, condividendo un messaggio importante per la nostra Terra.
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