di VINCENZO TARZIA
Nella giornata del 6 Dicembre, si è tenuto presso L’Istituto Superiore Fermi di Catanzaro Lido, nell’Auditorium Scopelliti della sede di viale Crotone, un evento letterario che ha coinvolto l’autrice catanzarese Adriana Lopez, il professore Franco Cimino, in qualità di relatore, la prof.ssa Antonella Folino, che ha presentato l’evento, e l’Avv. Michele Varcasia socio dell’Associazione “Stella del mare” di Catanzaro, responsabile della comunicazione AMI ed esperto di diritto di famiglia. L’evento è stato organizzato dalla professoressa Francesca Nisticò, docente dell’Istituto, a seguito dell’interesse manifestato dagli studenti delle sue classi sul delicato e tanto discusso tema della violenza contro le donne.
Il Dirigente scolastico, dott.ssa Teresa Agosto, donna colta e sempre sensibile su queste tematiche, ha accolto le richieste dell’organizzatrice e degli studenti ed ha così favorito la promozione di uno degli eventi più emozionanti degli ultimi tempi, che ha visto gli studenti quali veri protagonisti.
La prof.ssa Antonella Folino, docente di teologia, presso il Liceo scientifico “Fermi, laureata in lettere ed attiva in ambito sociale, ha introdotto il tema relativo alle diverse sfaccettature dell’amore e della violenza contro le donne, presentando in prima battuta l’autrice, il suo vissuto e il suo coraggio nel fare informazione.
L’autrice catanzarese Adriana Lopez “ una donna che cammina a braccetto con il suo sogno”, che nel 2014 ha pubblicato il suo primo racconto intitolato “La scelta”, raggiungendo un inaspettato successo per le tematiche affrontate e per la cruda realtà che propone, ha emozionato gli studenti descrivendo il coraggio di una ragazza che da sola affronta la più bella battaglia della sua vita, allontanarsi dall’uomo sbagliato e tenersi il figlio, oggi cinquantenne, che lui non voleva e la cultura arretrata del tempo considerava il cattivo frutto della colpa. Davvero un serbatoio di emozioni che è esploso coinvolgendo i giovani che per qualche ora hanno ascoltato con viva partecipazione. Lei, la Donna con la maiuscola e la scrittura per amore, la combattente per la dignità della donna e della persona, è anche autrice di diversi libri che le hanno conferito un successo anche nazionale. Insegna che dal dolore si esce e che la cultura la scrittura in essa aiuta a trovare più forza. Aiuta a parlare e a parlarsi. Adriana Lopez è anche molto conosciuta in Spagna dove vive molte settimane all’anno, durante le quali porta all’attenzione di giovani e donne di quel Paese i suoi scritti e quel messaggio d’amore che instancabilmente tenta di diffondere dovunque le riesce di andare. E lo fa senza alcun interesse ed omaggiando i suoi giovani lettori dei suoi libri. Come ha fatto all’Istituto Fermi, dove ha letteralmente affascinato tutti gli studenti e le studentesse, circa duecento, che hanno potuto occupare interamente l’Auditorium dell’edificio della sezione delle Scienze Umane, mentre alcune classi del Liceo Linguistico e dello Scientifico hanno potuto seguire l’intero evento attraverso la diretta della Web TV.
Il libro intitolato “La scelta” è stato presentato dal prof. Cimino, già docente in del Liceo delle Scienze Umane, che con la potenza della sua parola ha emozionato gli ascoltatori spaziando tra vari argomenti. Specialmente quando ha spiegato la differenza tra amore ingannevole e amore vero, dicotomia presente nel racconto della Lopez. Efficace è stato quel suo passaggio in cui, rivolto alle ragazze e ai ragazzi:” ero venuto con l’intento di fare una lezione, vado via, invece, felice di aver ascoltato la vostra. La mia Scuola è quella in cui si insegna imparando, i docenti, e si apprende donando, i ragazzi. Non vedo l’ora di ritornare ancora tra voi.”Gli studenti, infatti, hanno realizzato e presentato lavori lodevoli(alcuni video sono davvero molto toccanti) impegnandosi con grande passione nella riuscita del convegno. Anche mettendo in pratica le competenze acquisite negli anni e trasmettendo il desiderio di confrontarsi su tematiche d’interesse sociale.
L’intervento del dottore Michele Varcasia, infine, è stato indispensabile per fugare alcuni dubbi in ambito legislativo e far comprendere alle giovani donne che ci sono dei modi per non cadere nella trappola mortale della violenza, primo fra tutti “parlare”. La parola ha un potere indissolubile ed è stato questo lo scopo dell’evento: diffondere informazioni, che sembrano scontate ma non lo sono. La parola distrugge le barriere, la comunicazione muove il mondo e quello che occorre è la giusta informazione. Questo è il pensiero della professoressa Francesca Nisticò che ha voluto organizzare l’evento per gli studenti della scuola, chiamando al tavolo relatori diversi ma tutti accomunati da un unico valore “comunicare il valore del rispetto della persona, quali primo fondamentale atto per sconfiggere quella cultura della violenza che ha nel femminicidio e nella offesa alle donne il suo momento più doloroso e drammatico.” E ha ragione. La scuola può fare molto in questa direzione. Ma davvero tanto. Oggi, questo convegno - lezione l’ha ampiamente dimostrato.
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