di FRANCESCO IULIANO
Non un serata di nostalgia e di ricordi ma un tributo a 50 anni di attività. E’ stato soprattutto questo l’incontro con lo storico gruppo degli Osanna, ospitato nelle sale del Museo del Rock di Catanzaro diretto da Piergiorgio Caruso. A dialogare con il leader della band napoletana ed unico superstite della formazione originaria, Lino Vairetti, il giornalista Giuseppe Panella. Tra i due anche la regista del film documentario “Osannaples”, M. Deborah Farina.
“Un incontro - ha detto Piergiorgio Caruso in apertura - già programmato ma che abbiamo dovuto rimandare a causa delle limitazioni imposte dal Covid. Anche questa sera abbiamo dovuto contingentare gli ingressi per evitare che il Museo risultasse “tutto esaurito” come già successo quando abbiamo ospitato gli amici degli Osanna. Un appuntamento che mi auguro riapra una nuova stagione per tutti”.
La serata è iniziata con il racconto della nascita del gruppo. Le prime sale prova, i primi strumenti, i primi concerti con i costumi realizzati dalla mamma di Vairetti.
“Il 7 maggio del 1971, nella seconda edizione del Festival Pop di Caracalla a Roma, l’esordio degli Osanna davanti ad un pubblico di 40mila persone. Oggi, per onorare il cinquantennale degli Osanna, abbiamo voluto percorrere una strada che partisse da quei mitici anni ’70, da quella rivoluzione giovanile che dava spazio a una nuova dimensione di controcultura e di avanguardia artistica e che ci vedeva protagonisti della scena musicale italiana”.
Per l’occasione gli Osanna hanno realizzato il nuovo disco dal titolo ‘Il diedro del Mediterraneo’, il docu-film ‘Osannaples’ ed il libro di Franco Vassia ‘L’uomo. Sulle note di un veliero’. Tre pubblicazioni per una ricorrenza che sottolinea l’importanza di un gruppo che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo.
‘Il diedro del Mediterraneo’ - è stato detto - pubblicato nelle due versioni in vinile e in cd con dvd allegato, ha avuto una entusiasmante accoglienza da parte della critica e del pubblico mentre la storia degli Osanna e del periodo fertile legato all’esplosione del Napule’s Power, è stata raccontata nel film documentario Osannaples.
“Nel mio lavoro - ha commentato Deborah Farina - ho voluto raccontare una storia intorno alla controcultura musicale partenopea degli anni 70, con la vicenda degli Osanna in primo piano essendo stato il gruppo che, più degli altri, a livello di avanguardie e di evoluzione musicale, ha portato avanti un suono autoctono”.
Con il cd, il vinile ed il dvd, anche il libro di Franco Vassia, dal titolo “L’uomo. Sulle note di un veliero’, pubblicato da Iacobelli Editore, Un volume già vincitore del premio Macchina da Scrivere. “Il giornalista e critico musicale - hanno commentato - con questo lavoro ha saputo cogliere l’essenza della musica degli Osanna, aggiungendo, con piglio narrativo, le testimonianze dei protagonisti di un’epoca d’oro, ai ricordi ed alle riflessioni dello stesso Vairetti”.
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