Al Museo di Taverna la mostra di Gregorio Preti "Pittore di buon nome-Storia di una riscoperta"

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images Al Museo di Taverna la mostra di Gregorio Preti "Pittore di buon nome-Storia di una riscoperta"
John Spike, Sebastiano Tarantino e Giuseppe Valentino
  26 dicembre 2022 11:49

di CARMINE MUSTARI

Con la cerimonia d’inaugurazione apre i battenti a Taverna la grande esposizione artistica del pittore tavernese Gregorio Preti, fratello maggiore del più conosciuto Mattia, sul quale si concentrano una serie di iniziative atte a valorizzarne son solo il valore come artista di rango del 600, ma anche primo maestro e guida del Cavalier Calabrese.

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La mostra visibile nelle sale del Museo civico ha come titolo: Gregorio Preti "Pittore di buon nome - Storia di una riscoperta", la stessa si protrarrà sino al 20 febbraio 2023.  Curata da John T Spike, il massimo esperto e cultore dell’arte pretiana, nonché attuale e primo presidente del neonato archivio storico pretiano,  la mostra è coadiuvata da Giuseppe Valentino direttore del museo civico tavernese da sempre. All’evento hanno partecipato: Sebastiano Tarantino, sindaco di Taverna, Clementina Amelio assessora alla Cultura del comune di Taverna, Francesco De Marco presidente del Cda del Museo.

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Tra le tele più prestigiose giunte a Taverna l’opera di Gregorio Preti “I cinque sensi” proveniente dalla collezione del museo “Palazzo Barberini di Roma. Ma altri capolavori pretiani sono giunti da collezioni pubbliche e private della capitale e altri luoghi. I capolavori sono ora esposti per un percorso pittorico di grande valore, che è stato sottolineato da tutti i relatori presenti, ma che ha avuto un suo interlocutore specifico in John Spike, il massimo cultore ed esponente dell’arte pretiana, che da anni si concentra nell’arte espressiva dei fratelli Preti, avendo lo stesso iniziato uno studio iniziale su Mattia Preti, addentrandosi inevitabilmente e di conseguenza anche nelle opere di Gregorio.

Questo interesse per il critico d’arte gli ha consentito di pubblicare diverse opere sulla pittura pretiana, questo e la passione per tutta l’arte tavernese gli è valsa anche la consegna della cittadinanza onoraria, ed oggi la nomina come direttore del neonato organismo culturale e storico qual è l’Archivio storico Pretiano, che ha trovato collocazione nei locali del seicentesco palazzo “Gironda Veraldi” e che consentirà agli appassionati di cultura pittorica di attingere a numerose fonti documentali su Gregorio e Mattia Preti.

Lo stesso Spike nel suo intervento di presentazione ha detto che per valorizzare il patrimonio esistente, è necessario un connubio tra l’arte e la comunicazione. Poi ricorda la prima volta che giunse a Taverna e capì che si trovava in una piccola città, ma che artisticamente era una delle realtà più importanti d’Italia. La mostra in pratica è l’evento espositivo di una serie di iniziative mirate a valorizzare, se non altro a far emergere la figura di Gregorio Preti. "Gregorio ha un suo personale modo di raccontare le vicende della Roma del 600, - ha dichiarato il cittadino onorario di Taverna John Spike – molte delle sue opere capitoline sono l’espressione della fede e della passione, che si esprime con la pittura, con la prossima mostra vorremmo dare un’immagine reale della capacità artistica di Gregorio che è stato il precursore di Mattia a Roma".

Un contesto inaugurale che ha un suo precursore soprattutto nella figura del direttore del Museo civico Giuseppe Valentino, il quale da anni non solo lavora come figura gestionale, ma con passione e impegno promuove l’arte cittadina, e che ha indubbiamente contribuito alla crescita del museo, oggi tra i più importanti della regione e riconosciuto come uno dei più importanti anche per presente patrimonio di arte contemporanea.

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