di FRANCESCO IULIANO
L’Azienda ospedaliera universitaria investe sulle nuove tecnologie e dota l’Unità operativa di Radiologia di un nuovo mammografo 3D per la tomosintesi mammaria.
La cerimonia questa mattina all’interno del l’Unità operativa alla presenza del commissario dell’Azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini”, Vincenzo La Regina, il direttore sanitario Caterina De Filippo, il direttore amministrativo Francesco Marchitelli, il magnifico rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanbattista De Sarro.
“La prevenzione – ha dichiarato Vincenzo La Regina – è un aspetto importantissimo in sanità, per salvaguardare e tutelare il paziente, e su questa direzione noi stiamo lavorando tantissimo. Grazie a questo nuovo macchinario potremo migliorare le nostre prestazioni. E' fondamentale pensare ad un percorso terapeutico che preveda una personalizzazione e umanizzazione delle cure, perché ognuno di noi è diverso dall'altro ma tutti devono poter usufruire del diritto alla salute riconosciuto a livello costituzionale.”
Caratteristiche del mammografo: la tomosintesi digitale della mammella (DBT, Digital Breast Tomosynthesis) è l’evoluzione della mammografia digitale. E’ un esame diagnostico di ultima generazione e viene anche chiamata mammografia 3D perché è in grado di acquisire più immagini del seno da diverse angolazioni e di rielaborarle fino a ottenere una ricostruzione “a strati” e ad alta risoluzione dell’intera mammella consentendo di individuare un numero maggiore di lesioni mammarie anche in stadio più precoce ed inoltre una riduzione significativa dei richiami dovuti a falsi positivi, una miglior visualizzazione delle piccole lesioni nei tessuti mammari densi, il superamento del limite della sovrapposizione dei tessuti delle immagini mammografiche tradizionali. Con la mammografia si ha, infatti, la sovrapposizione delle immagini delle varie strutture che compongono la ghiandola mammaria e che possono mascherare delle lesioni o creare delle false immagini che simulano il tumore.
Riduzione della dose: i componenti tecnologicamente avanzati assicurano un’eccellente qualità d’immagine con la minor dose erogata alla paziente in ogni applicazione operativa.
Sistema per biopsia stereotassica che consente un prelievo multiplo di tessuto mammario quando si sospettano lesioni tumorali quali micro calcificazioni o aree di distorsione parenchimale alla mammografia. Questo permette di avere una maggiore precisione nell’operazione di inserimento dell’ago, perché è il sistema computerizzato con misurazioni precise (stereotassi) a valutare profondità e posizione dell’ago per un’aspirazione più efficace del tessuto da esaminare in laboratorio. L’uso di questa tecnica consente di prelevare più campioni di tessuto da sottoporre agli esami di laboratorio (istologici) per stabilire se la lesione è di natura maligna o benigna. La presenza di un lettino dedicato, consente un accesso alla mammella di circa 360°.
Hanno partecipato alla cerimonia anche il direttore dell’unità operativa di Radiologia, Domenico Laganà, il medico radiologo senologo, Caterina Alessio, ed il direttore dell’unità operativa di Oncologia medica, Piersandro Tagliaferri, gli oncologi Pierfrancesco Tassoni e Nicoletta Starapoli, il chirurgo senologa Maria Renne ed il direttore dell’unità operativa di Endocrinochirurgia, Nadia Innaro. Presente anche la presidente dell'Associazione mogli medici italiani (Ammi), Silvana Aiello Bertucci e la referente dell’associazione Angela Serra per la ricerca sul cancro, Vittoria Tolomeo
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736