di ALESSIA DE SANTO
Ieri sera il Teatro Comunale di Catanzaro ha ospitato Lorenzo Marone, scrittore italiano che porta sul palcoscenico “Generazione X.” monologo semiserio di un cinquantenne impreparato, accompagnamento musicale Davide D’Alò.
Marone ha descritto il trovarsi di fronte a situazioni dove si riconosce la distanza d’età sulla generazione definita ormai “X” e un cinquantenne che tenta (ironicamente) di sopravvivere al quotidiano, tenendo presente però la differenza e distinzione tra la sua adolescenza e quella odierna.
Dai trascorsi dei personaggi che Lorenzo esprime, emerge subito un particolare che, senza bisogno di lunghe descrizioni, ne definiscono il carattere. Questa immediatezza è tipica di una scrittura che al teatro si ispira. Così come lo è la capacità di rappresentare la realtà cogliendone i problemi sottesi che ancora non sono emersi e che Marone racconta senza cedere a moralismi o al vizio della facile retorica del politically correct. Un umorismo che cattura il pubblico tra risate ed applausi sostenuti dall 'accompagnamento del flauto traverso dell’artista D’Alò.
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