Al Valentino beach club al via "Open Water", un percorso di diving sportivo e inclusivo in collaborazione con la cooperativa Zarapoti

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L’assessore alle Politiche sociali, Lea Concolino
  15 luglio 2020 18:10

Favorire la cultura dell’inclusione attraverso l’attività subacquea sul nostro territorio. E’ questo l’obiettivo del progetto “Open water”, promosso dalla cooperativa sociale Zarapoti con cui l’amministrazione comunale firmerà un apposito schema di convenzione a seguito dell’approvazione della delibera, predisposta dal settore politiche sociali, da parte della giunta.

“Abbiamo accolto con grande entusiasmo – commentano il sindaco Abramo e l’assessore Lea Concolino - la proposta di una realtà storica del Terzo settore che rappresenta l’unica in città  ad essere in possesso di una concessione con un lido, il Valentino Beach Club, riconosciuto a livello nazionale e attrezzato per portatori di handicap. Il diving sportivo costituisce uno degli sport inclusivi per eccellenza in grado di unire tutte le persone, al di là delle disabilità, e potrà offrire loro la possibilità di vivere l’esperienza dell’immersione alla scoperta dei fondali del nostro mare”.

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Il numero dei destinatari del progetto – per cui l’amministrazione comparteciperà con un contributo di circa 12mila euro -  è modulato per favorire l’integrazione tra normodotati e disabili. Saranno selezionati 20 allievi, di cui almeno il 70% persone con disabilità,  dando priorità alle famiglie in difficoltà. Le attività si svolgeranno al lido Valentino nelle prossime settimane e riguarderanno l’avvio di un corso formativo teorico/pratico, che sarà curato da istruttori di comprovata esperienza, e lo svolgimento di escursioni in barca alla scoperta dei fondali marini, nel rispetto delle normative anticovid.

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“Grazie all’esperienza e alla competenza dell’equipe multidisciplinare messo a disposizione dalla Zarapoti – concludono Abramo e Concolino – sarà possibile sperimentare e valorizzare un nuovo modello di concreta integrazione tra pubblico e privato nel campo dei servizi socio assistenziali, con un notevole ritorno di immagine anche per il territorio”.

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