Al via i corsi del programma ‘Cantiere Lavoro Italia’ in collaborazione con il Gruppo Webuild

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images Al via i corsi del programma ‘Cantiere Lavoro Italia’ in collaborazione con il Gruppo Webuild

  08 aprile 2024 18:54

di FRANCESCO IULIANO

“Sono molto contento perché, dopo solo qualche settimana che ne abbiamo parlato con  l’amministratore delegato del Gruppo Webuild, Pietro Salini, si è riusciti a selezionare circa 50 ragazzi che hanno risposto ad una call alla quale avevano partecipato in 300. Ragazzi che avranno l’opportunità di lavorare alla realizzazione di grandi opere sia in Calabria che in altre zone del mondo, considerato che la Webuild è presente in 52 Paesi”. 

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Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in occasione del saluto ai 45 corsisti che sono risultati idonei alle selezionati del “Recruiting day” dello scorso 27 marzo a cui hanno partecipato 300 persone che frequenteranno, nei locali individuati nella sede di Germaneto, i percorsi di formazione professionale per operatori, tecnici e professionisti, da inserire nel settore della costruzione di grandi infrastrutture con il programma “Cantiere Lavoro Italia”.

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“Tutto questo - ha aggiunto - rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio, che nei prossimi anni affronterà sfide epocali per realizzare o rafforzare infrastrutture indispensabili per creare sviluppo ed attrarre nuovi investimenti. Dal Ponte sullo Stretto al raddoppio della Statale Jonica 106, dal completamento dell’Autostrada A2 ai cantieri ferroviari per l’elettrificazione di una parte della linea ferrata e per l’Alta velocità fino a Reggio, saranno tante le occasioni per fare un vero salto di qualità. E’ davvero positivo sapere che i protagonisti saranno giovani calabresi che grazie a questa collaborazione con Webuild formeremo ed avvieremo al lavoro”.

L’iniziativa, avviata dal Dipartimento regionale al Lavoro e formalizzata con la forma del protocollo d’intesa tra il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e l’amministratore delegato del Gruppo Webuild, Pietro Salini, nata per promuovere l’attivazione di percorsi di formazione professionale e l’avviamento al lavoro in Calabria di personale specializzato nelle costruzioni di grande infrastrutture.

Oggi pomeriggio, nella sala San Francesco di Paola della Cittadella regionale, accompagnato dall’amministratore delegato del Gruppo, Pietro Salini e dall’assessore al Lavoro ed alla formazione professionale, Giovanni Calabrese, il saluto ai corsisti che, al termine della formazione, avranno competenze specifica per ricoprire incarichi e mansioni di operatore multifunzione Tbm (scavo meccanizzato), aiutante elettricista Tbm (scavo meccanizzato), aiutante elettricista (scavo tradizionale), aiutante escavatorista (scavo tradizionale), aiutante lancista (scavo tradizionale). Solo poco più dell’80 per cento di loro, però, al termine del percorso di formazione, della durata di circa sei mesi, avrà la possibilità di essere assunto ed iniziare la propria esperienza lavorativa presso i cantieri Webuild.

Per Pietro Salini “questi ragazzi hanno l’opportunità di partecipare attivamente al processo produttivo grazie ad uno sforzo di collaborazione tra il nostro Gruppo e la Regione Calabria. Questa è esperienza che abbiamo fatto anche in altre regioni d’Italia e che continueremo a portare avanti. Come Gruppo, abbiamo bisogno di circa 10mila unità lavorative nei prossimi due anni. Circa 2mila le abbiamo già assunte nel 2023 quindi ce ne serviranno altre 8mila di cui una grossa parte - circa 6mila - arriveranno dal sud tra Calabria e Sicilia”.

Rischio di infiltrazioni mafiose all’interno degli appalti

Sull’argomento sono arrivate le rassicurazioni dello stesso Salini e del presidente del General contractor Eurolink per Webuild, Gianni De Gennaro.

«Un rischio - ha commentato Salini - che esiste qui come anche nel resto del Paese. Questa Regione non ha una sua specialità in questo o ce l'hanno le altre regioni. Quello delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, è un rischio  che esiste da sempre. Come si gestiscono? Viviamo in uno Stato che ha a disposizione le Forze dell’ordine e c’è una magistratura. Come Gruppo abbiamo adottato dei nostri protocolli di legalità con scelte che facciamo sempre nella massima trasparenza».  

Per l’ex capo della Polizia di Stato, Gianni De Gennaro, “i nostri atti e le nostre decisioni parlano per noi. Non c’è dubbio che tutte le norme saranno rispettate al massimo e ci sarà una costante collaborazione con le istituzioni competenti. Personalmente, su questo aspetto, sono sereno e tranquillo che ci saranno tutte le condizioni per lavorare in trasparenza legalità e rispettando le norme”. 

 

 

 

 

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