di VITTORIO PIO
Una serata piacevolissima ha aperto l’anteprima a Soverato del Festival d’Autunno, diretto da Antonietta Santacroce. Ne è stato protagonista Fabio Concato, 71 anni portati con disinvoltura, una sorta di amico perpetuo per molti dei presenti presso l’arena del teatro Comunale, un luogo che ieri sera ha evidenziato anche un’ottima acustica.
Garbato, nostalgico e sincero, il cantautore milanese continua su quel percorso che non lo ha mai visto omologarsi o piegarsi a logiche commerciali, per il consenso spassionato dello zoccolo duro che lo segue con la massima fedeltà, ma anche di nuove generazioni che ne scoprono via via la delicatezza, l’affabilità o l’ironia: tutte doti che ha mostrato accorciando le distanze fra il pubblico (è difatti sceso ripetutamente dal palco per cantare in platea, ma ha anche scherzato con gli “amici” che seguivano il concerto da una balconata posta su uno dei palazzi di fronte), riprendendo il suo inossidabile repertorio in termini di levigatezza ed eleganza, anche perchè è opportuno ribadirlo, la sua voce non ha perso niente di quel tratto originale ed immediatamente riconoscibile che lo ha sempre elevato.
In quartetto in cui si eleva sempre il senso melodico della tastierista Ornella D’Urbano, Concato in evidente buonumore e predisposizione, ha lucidato l'argenteria di casa mantenendo allure e sobrietà grazie anche alla perfetta intesa con i suoi. Ognuno ha potuto scegliere la sua canzone quindi: da E ti ricordo ancora, fra i primi bagliori del concerto a Troppo Vento e Fiore di Maggio (dedicata alla figlia Carlotta) , fino a Domenica Bestiale (con lunga intro semi-scherzosa sulle miserie sanremesi) , o ancora 051\222525, il brano in supporto alle attività del Telefono Azzurro, la più recente Stazione Nord e Gigi, la preferita dell'artista, un ricordo del papà jazzista Luigi Piccaluga, che non tutti sanno essere figlio del tenore Nino Piccaluga, la cui moglie Augusta Concato, anch'ella cantante lirica nonchè giornalista e poetessa, fu determinante nell'influenzare i destini artistici dei suoi discendenti. Applausi e sincero trasporto hanno salutato l’uscita dei musicisti dalla scena, il prossimo appuntamento con il festival è rappresentato dallo show comico di Uccio De Santis (22 agosto).
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