'Albergo delle Fate' in Sila, parte la raccolta firme on-line per la salvaguardia della struttura

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L'Albergo delle Fate
  08 aprile 2024 17:48

di CARMINE MUSTARI

In questi giorni alcune piazze della provincia di Catanzaro registreranno la presenza di alcuni gazebo per la raccolta firme on-line e che vede la sottoscrizione di una petizione per la salvaguardia e il recupero del Grande Albergo delle Fate di Villaggio Mancuso in Sila, nel comune di Taverna, a lanciarla Riccardo Elia – Presidente Asd Calabriando Catanzaro.

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L’iniziativa del suddetto mira soprattutto a focalizzare l’attenzione su una struttura che se pur privata è considerata una delle più belle realtà architettoniche della Calabria. Essa nacque nel comune di Taverna nella Sila erano gli anni ’30 del secolo scorso l’imprenditore Eugenio Mancuso, utilizzando il legname invenduto della falegnameria di famiglia e ispirandosi alle baite montane dell’Alto Adige, con l’aiuto di maestranze bellunesi, realizzò un grande albergo diventato presto il simbolo della Sila catanzarese.

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Riccardo Elia

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Fu costruito interamente in legno con soluzioni architettoniche ancora oggi modernissime. Tra gli anni ‘40 e ’60 divenne prestigioso set cinematografico per i film “Il lupo della Sila” (1949) con Amedeo Nazzari e Silvana Mangano e “La ballata dei mariti” (1963) con Aroldo Tieri e Mimmo Carotenuto. I suoi saloni hanno ospitato attori come Sophia Loren, Raf Vallone e Vittorio Gassman (qui premiati con “l’oscar dei due mondi”), Amedeo Nazzari, Silvana Mangano, Gigi Proietti, Oreste Lionello. Con il Decreto n. 124 del 28.11.2007 il Ministero per i Beni Culturali lo ha dichiarato bene di notevole interesse architettonico e quindi monumento storico nazionale. Oggi il Grande Albergo delle Fate, di proprietà di privati, è in stato di abbandono e non si intravede a breve un recupero da parte della proprietà. Nel 2021 la storica struttura con un provvedimento cautelare preventivo è stata sequestrata dai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza su disposizione del GIP del tribunale di Catanzaro. La custodia giudiziale dell’immobile è stata affidata al responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Taverna.

“Al fine di salvaguardare tale immenso patrimonio storico e architettonico della Sila – dichiara Riccardo Elia - chiediamo al presidente del Consiglio Regionale della Calabria, l’on. Filippo Mancuso, di farsi promotore di azioni che possano portare la Regione Calabria ad acquisire, in una delle diverse forme possibili, tale bene, recuperandolo per consegnarlo alla collettività.”

Un dibattito che si riapre, un continuo tentativo di stimolare l’opinione pubblica e anche l’impegno della politica, ma quello che serve è senza dubbio la volontà di molti che hanno a cuore il patrimonio della Sila, di Villaggio Mancuso nello specifico, e certo non avranno seguito le sole belle parole, perché quelle ne sono state sprecate tante, l’Albergo delle Fate merita di essere inserito come patrimonio culturale prima di ogni altra destinazione, un piano per renderlo degno del suo nome sarebbe quello di destinarlo a sede di cultura, di iniziative che promuovono il territorio e anche la sostenibilità ambientale, ma chi avrà il coraggio di investire su tutto ciò?

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