di CARMINE MUSTARI
Ad Albi duro “Je accuse” di Arturo Rizzo che si dimette dalla carica di vicesindaco e assessore con delega ai lavori pubblici il quale nel corso di un’assemblea pubblica ha rilasciato le sue motivazioni a riguardo.
"Rimetto nelle mani del sindaco la delega a me conferita, in quanto ritengo che non sussistano più le condizioni per poter esercitare nella piena serenità ed autonomia le funzioni a me demandate", sono queste le prime parole espresse da Rizzo, che resta in carica consigliere, ma che non farà più parte della maggioranza, costituendo di fatto un nuovo organismo interno al pubblico consesso.
"Pur nella piena consapevolezza dei miei personali limiti derivanti dal fatto di essere alla prima esperienza da amministratore pubblico, - continua Rizzo nelle sue motivazioni - ho cercato di esprimere nel migliore dei modi le funzioni rientranti nella delega di mia competenza, riuscendo a concretizzare nel migliore dei modi i numerosi finanziamenti pubblici ottenuti e cercando di risolvere i tanti problemi atavici della nostra comunità. L’attività politico-amministrativa, iniziata l’8 giugno del 2019 con l’insediamento della nuova amministrazione comunale, è stata da me condotta nell’esclusivo interesse della collettività, con la massima trasparenza, dedizione ed impegno, nella piena convinzione che solo in questo modo si debba agire nei confronti non solo dei propri elettori, ma nei riguardi di tutta la cittadinanza".
"Erano questi gli obiettivi che ciascun componente del gruppo di maggioranza al Consiglio Comunale di Albi si era prefissato, oltre a quello, fondamentale ed imprescindibile, di cercare di portare a compimento e nel migliore dei modi il programma elettorale da tutti condiviso e sottoscritto, presentato agli elettori e premiato con la vittoria alle e2ezioni amministrative del 26 maggio 2019. Purtroppo le divergenze createsi con alcuni membri del gruppo di maggioranza, - evidenzia - dei quali non condivido minimamente l’agire scomposto e non sufficientemente consapevole del rispetto dei ruoli e delle competenze specificatamente demandate dal Sindaco, hanno creato una lacerazione politica profonda non più sanabile. Negli ultimi mesi, e con profondo rammarico, mi è toccato constatare che molte decisioni importanti in tema di lavori pubblici siano state prese senza un minimo confronto con il sottoscritto, considerato da qualcuno un peso dal quale liberarsi velocemente e non un valore aggiunto dell’Amministrazione Comunale. Ringrazio ancora una volta i miei elettori per avermi dato la possibilità e l’onore di ricoprire il prestigioso incarico di secondo cittadino e spero che ognuno di loro capirà le ragioni della mia scelta".
L’assessore aggiunge anche che "nella gestione della cosa pubblica la maggioranza ha ignorato anche a suo dire l’idea di recuperare la sede del palazzo polifunzionale e ricavarci una casa famiglia per dodici madri con bambini, che poteva dare una boccata di ossigeno per l’economia, i fondi sono stati dirottati per il campetto di calcio, del quale non se ne vedeva l’urgenza. I temi del dissenso sono tanti e Rizzo esprime una serie di dubbi su altri temi, come l’isola ecologica, il programma di dissesto idrogeologico, mancanza di servizio Polizia municipale, molti progetti finanziati dalla Regione e che non hanno trovato una definizione". Lo stesso ha rincarato la dose dichiarando che "pur avendo la delega ai Lavori Pubblici è stato spesso ignorato sulle iniziative a riguardo il settore".
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