"La politica non deve, anzi non dovrebbe, essere mai solo rabbia, né fredda, né calda, ma solo e soltanto senso di responsabilità, quando viene chiamata ad amministrare il valore ed il futuro di una comunità. E’ questo in grande semplicità il senso delle parole del consigliere Fabio Celia, già segretario cittadino del PD, un appello che noi raccogliamo e rispetto al quale bisogna completarne il nesso logico ed integrare una progettualità, che fatto salvo il valore di schieramento, deve pensare al futuro di Catanzaro". Si legge in una nota di Alfredo Serrao, presidente associazione I Quartieri.
"La vicenda del depuratore di località Verghello - prosegue - sta ormai diventando una specie di soap opera, senza protagonisti di spessore, ma soprattutto senza il futuro di continuità narrativa per la trasmissione. E’ per questo che la fretta comunicativa, quella d’attacco e quella di difesa, solo per testimonianza non è mai una soluzione utile, soprattutto quando i dati o la trama della questione è da sempre immobile. C’è un dato che ferma ogni discussione, quello che l’impianto in funzionamento è ormai sottodimensionato rispetto al bisogno e che questo gap non nasce oggi, ma è un eredità trentennale. Tutto questo significa che affermare che l’impianto oggi funziona ha lo stesso valore di quanto veniva ripetuto qualche anno addietro, dove i duellanti del “forum” dei galleggiamenti abusivi a mare erano su posizioni inverse".
"Questa città al netto delle appartenenze, delle eredità, delle reprimende - ribadisce - ha bisogno di una rigenerazione culturale, di metodo, di sistema, di legalità e soprattutto di trasparenza: quel valore che, sembra, essere smarrito anche nel passaggio di avvicendamento. Già perché piuttosto che incrociare le sciabole, sarebbe utile per la cittadinanza capire da dove arrivano gli sversamenti a mare; se le procedure dell’impianto sono corrette; se chi deputato come ente terzo alla verifica della corretta esecuzione del contratto, il cosiddetto Dec ha l’esperienza utile per gestire l’incarico; se i dati di funzionamento vengono attenzionati e verificati dalla macchina comunale e, tanto altro che in un confronto utile e politicamente civile potrebbero essere messi a terra, senza fare a gara per innalzare il proprio vessillo".
"Di certo la soluzione a breve termine ed a lungo termine dell’impianto di depurazione è dirimente per il valore turistico del litorale marinaro della città di Catanzaro; per l’acquisizione dei riconoscimenti ambientalistici e ecologici; per rivisitare una politica di attrazione dei flussi turistici sul nostro territorio, magari con una finestra temporale più ampia del solito mese di agosto. Tutto questo significa che il percorso è molto stretto e che la buona volontà è l’unica arma che ci resta per invertire una tendenza negativa, senza recriminare sulle responsabilità passate, cosa che non facciamo neanche noi che nei confronti della gestione Abramo non siamo stati certamente concilianti. Perché ciò avvenga - conclude Serrao - è importante garantire il massimo della trasparenza degli atti e delle scelte, modificando l’impianto ormai incrostato del comune di Catanzaro e, questo è un impegno che resta nella scelta del sindaco Fiorita, così come usare il pugno fermo sugli sversamenti abusivi nel letto del Corace a partire dal Policlinico Mater Domini e della cittadella regionale".
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