Ali di Vibonesità sia appella al presidente della Repubblica per le criticità della sanità

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  23 settembre 2025 17:35

L’Associazione storico-culturale Ali di Vibonesità, dopo una ennesima, attenta ed appassionata analisi sulla grave condizione in cui versa il sistema sanitario di Vibo Valentia, ha deciso di denunciare con forza la gravissima situazione giunta ormai al collasso e priva delle tutele minime garantite ai cittadini di altre realtà territoriali.

Il Rapporto GIMBE 2024 fotografa una realtà drammatica: i vibonesi risultano ultimi in Calabria per qualità, accesso e livelli di assistenza sanitaria, e nello stesso tempo destinatari di risorse economiche tra le più basse dell’intera regione. È un quadro che conferma, con dati ufficiali, ciò che i cittadini vivono quotidianamente: disservizi, carenze strutturali, liste d’attesa interminabili e l’obbligo, troppo spesso, di migrare verso altre province o regioni per ricevere cure adeguate.

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Questa condizione rappresenta una palese violazione dell’Articolo 32 della Costituzione, che afferma che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Nel territorio vibonese, al contrario, questo diritto viene sistematicamente negato, identificando i cittadini in malati di serie B.

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Di fronte al conclamato disastro, non è più tempo di silenzi, né di promesse: chiediamo un incontro urgente con Sua Eccellenza il Prefetto, dott.ssa Anna Aurora Colosimo e con il Sindaco di Vibo Valentia, dott. Enzo Romeo affinché si dia finalmente voce alle drammatiche istanze della comunità vibonese e si solleciti la Regione e lo Stato a intervenire con misure adeguate e straordinarie.

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Al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella viene rivolto un accorato appello: che la Sua autorevole voce possa richiamare le istituzioni tutte al rispetto della Costituzione, per restituire ai cittadini vibonesi la dignità e il diritto alla salute che spettano loro come a ogni altro cittadino italiano.

 

Così in una nota Giuseppe Borello

 

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