Alienazione dei beni e bilancio del Comune di Botricello, la maggioranza: "Le tante bugie dell’opposizione"

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Il Comune di Botricello
  03 agosto 2023 15:10

Perplessità e interrogativi anomali, frutto di un tentativo di pretestuosa polemica politica più che di circostanze reali e concrete. Il gruppo consiliare di maggioranza replica alle affermazioni dell’opposizione circa le opere di urbanizzazione secondaria del villaggio Costa del Turchese.

Intanto, perché alla base della nota dell’opposizione c’è, per come sostenuto dai firmatari, una missiva ricevuta da tale  Pasquale Barberio, omettendo di dire che il sig. Barberio altro non è che il costruttore e il lottizzante del complesso condominiale stesso che, secondo quanto emerso dagli atti, “ha trasferito alla Turchese Service Sas” un’area del villaggio “nonostante la stessa avesse già una destinazione e funzione pubblica per effetto dell’approvazione del Piano e nonostante rientrasse tra le aree da cedere al condominio previa monetizzazione”, così come riportato nella delibera di Consiglio 66 del 2018. Il sig. Barberio, già noto alle Forze dell’ordine per diverse indagini della DDA di Catanzaro, vanta, dunque, con la missiva rivolta all’opposizione diritti già oggetto di sentenza del Consiglio di Stato favorevole al Comune di Botricello.

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La maggioranza ha contestato tutte le insinuazioni dell’opposizione: “In relazione alla pubblicità necessaria, la deliberazione di approvazione del piano di alienazione è regolarmente pubblicata sull’albo pretorio dalla data del 14 luglio 2023”.

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Inoltre, “la deliberazione relativa al piano di alienazione è avvenuta con atto di Consiglio comunale n. 28 del 30/06/2023, sottoposta a 60 giorni di pubblicazione e richiamata come allegato al DUP semplificato, senza necessità di ulteriori deliberazioni”. Il Ministero dell’Interno - Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali – ha evidenziato che il piano dei “beni suscettibili di valorizzazione o di dismissione viene approvato dal Consiglio comunale e costituisce allegato al bilancio di previsione. Per alienare i beni compresi nel piano è necessario una specifica ed espressa deliberazione consiliare”. Inoltre, la maggioranza ha ribadito che “la presenza di una ipoteca sull’area in questione, come affermato da diversa giurisprudenza, tale gravame è assolutamente nullo nel momento in cui il bene è confermato essere di proprietà comunale”.

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“Ciò che rasenta l’inverosimile – aggiunge la maggioranza - è che la ricostruzione di tutti questi atti e l’attività di questa maggioranza, scaturisce dalla delibera consiliare numero 66 del 2018, votata favorevolmente dall’allora assessore Mezzotero che, quindi, conosce perfettamente la documentazione. Compreso il fatto, riportato chiaramente in delibera che, rispetto all’area di ‘metri quadri 5.095,00 che il lottizzante, dopo l’approvazione del Piano di lottizzazione e dopo la stipula delle convenzioni urbanistiche del 1981 e del 1983, ha trasferito ad altra società, nonostante la stessa avesse già una destinazione e funzione pubblica per effetto dell’approvazione del Piano e nonostante rientrasse tra le aree da cedere al condominio previa monetizzazione, trattandosi di un atto annullabile perché in violazione di norme pubbliche e imperative’”.

Sempre durante la legislatura in cui Mezzotero era assessore ad Urbanistica e Lavori pubblici, “l’Ufficio Tecnico in data 10 dicembre 2019 – prosegue la nota - ha emesso un’ordinanza di rimozione della recinzione realizzata dal lottizzante nell’area in questione, a conferma delle contestazioni mosse dall’Ente da diversi anni. Lo stesso capogruppo pare abbia dimenticato anche la delibera di Giunta 106/2019 con la quale ha formulato, nella qualità di assessore comunale, Atto di indirizzo al Responsabile Area Tecnica per recupero somme dovute dalla Società Compagnia di Sviluppo 1 e Compagnia di Sviluppo 2 di Barberio Pasquale Gianfranco relative alla monetizzazione delle opere di urbanizzazione secondarie, sottolineando nell’atto che ‘il costruttore (sig. Barberio) non ha mai corrisposto al Comune il compenso per la monetizzazione delle opere di urbanizzazione secondarie’”.

Il gruppo guidato dal sindaco Puccio ha spiegato: “Risulta assolutamente falso e passibile di denuncia penale quanto dichiarato dai consiglieri di opposizione rispetto al fatto che ‘sono state previste per l’esercizio 2023, 2024 e 2025 entrate derivanti da alienazione di beni materiali riferibili alla presunta vendita delle opere di urbanizzazione secondarie al condominio del villaggio Costa del Turchese’, dal momento che alcuna entrata di questo tipo è stata ascritta al bilancio di previsione in approvazione. Al momento questa Amministrazione comunale non sta cedendo alcuna opera, ma sta ottemperando a quanto previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato, predisponendo gli atti necessari per recuperare le somme mai incassate dall’Ente comunale, scongiurando un possibile danno erariale”.

La maggioranza ha espresso forti critiche sull’operato della minoranza: “Alla luce di queste circostanze, nonché delle ultime vicende che hanno interessato il capogruppo del gruppo consiliare Uniamo Botricello, continua a dimostrarsi incomprensibile lo stato di quiescenza del resto dei consiglieri di opposizione che, anziché procedere con risolutezza verso una autenticità di pensiero, preferiscono farsi trascinare in polemiche che quasi sempre afferiscono all’Amministrazione condotta dal capogruppo Mezzotero. Ad ogni buon fine, si rammenta che ogni tipo di approfondimento è possibile nelle sedute di Consiglio comunale, laddove l’opposizione manca ormai da tempo memorabile”.

“Questa Amministrazione comunale – ha concluso - procederà caparbiamente e senza lasciarsi intimidire nell’unica direzione di tutela e salvaguardia dell’Ente”.

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