Alla corte di Salvini anche i catanzaresi Renda (ex candidato del centrosinistra) e Macrì (presidente degli architetti)

Intravisti nella platea all'inaugurazione della sede regionale della Lega: Giuliano Renda (ex candidato a sostegno di Ciconte) e Giuseppe Macrì presidente dell'ordine degli architetti

di GABRIELE RUBINO

La Lega ha inaugurato oggi la sede regionale in Calabria a Catanzaro, che sarà anche la sede provinciale del partito. L’arrivo di Salvini ha dato inizio alla campagna elettorale in vista del voto del 26 gennaio. Pur mancando ancora il candidato governatore del centrodestra (che spetta a Forza Italia), dalle parole del “capitano” in conferenza stampa sembra che le idee sulla lista della Lega siano abbastanza chiare. Era inevitabile che il primo partito in Italia attraesse una moltitudine di politici “locali”, soprattutto quelli che nell’ultima fase erano in cerca di un porto sicuro.

Non è sfuggita la presenza di Giuliano Renda nella platea salviniana. Rimasto fuori dal Consiglio comunale (pur avendo ottenuto 545 preferenze) alle amministrative del 2017, Renda sembra aver trovato la strada verde. Eppure, poco più di due anni i voti li ha presi nella lista di Sergio Costanzo (#FareperCatanzaro), che aveva sostenuto Enzo Ciconte contro il sindaco di centrodestra Sergio Abramo. Allora Renda lasciò la "casa" dell'Udc per sostenere lo schieramento di centrosinistra. Non è chiaro il ruolo che avrà nelle prossime elezioni regionali, ma di sicuro la sua presenza oggi significa che darà un contributo alla causa leghista.

Stando ai rumors del partito, piuttosto sicuro del posto nella lista della Lega è invece Giuseppe Macrì. Il presidente dell’Ordine degli architetti dovrebbe essere della partita in prima persona. In effetti, questo coincide con quanto detto dallo stesso Matteo Salvini sulla composizione della squadra della Lega: “Per la metà sarà composta da gente che non ha mai fatto politica (riferendosi anche a professionisti, ndr), l’altra parte di lista sarà di amministratori locali”. Queste sono state le presenze catanzaresi alla corte di Salvini più “interessanti”.   

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