Emozionante e suggestiva la vernice della bipersonale di pittura delle due artiste catanzaresi, Angela Procopio ed Elisa Curto, inaugurata sabato 2 dicembre, nell’ampio spazio espositivo della Crimasso Art Gallery. L’evento si è aperto con la presentazione a cura della stessa Procopio, titolare della galleria insieme all’artista Crimasso, che ha sottolineato lo scopo della mostra: far conoscere agli ospiti le opere delle due insegnanti del laboratorio di pittura, ospitato dalla galleria, che sta riscuotendo sempre più il consenso e il plauso della comunità.
Fin dall’apertura della galleria, nel 2020, fu avviato il laboratorio di pittura da Angela Procopio, nella sala centrale del locale. La sua esperienza di insegnante, era iniziata in Svizzera ben 18 anni fa ed era continuata ininterrottamente in questi anni, grazie alla collaborazione, dopo il suo rientro in Italia, di Fabrizio e Nicola Albano esercenti di un negozio di belle arti dove Angela aveva frequentato il suo primo corso di pittura con il maestro Giovanni Curto. Le restrizioni Covid hanno reso necessario l’uso di un locale più spazioso per garantire le distanze appropriate, da qui l’avvio dei corsi di pittura presso la Crimasso Art Gallery, che è diventata anche lo spazio espositivo permanente dell’artista, figlio della Procopio, Crimasso, oltre all’esposizione delle sue opere in gallerie a livello internazionale. Nell’arco di tre anni, gli allievi sono diventati sempre più numerosi, arrivando ad una cinquantina di persone che si susseguono nella settimana, nei vari gruppi sia di adulti con o senza esperienza, sia di giovani adolescenti e negli ultimi anni anche di bambini a partire dagli 8 anni, che si approcciano alla pittura. In questo contesto la curatrice dell’evento, ha presentato la sua collaboratrice Elisa Curto, una giovane e talentuosa artista, che la Procopio, ha voluto fortemente al suo fianco, proprio nei gruppi pomeridiani dedicati ai più giovani.
A questo punto la moderatrice dell’evento, ha passato la parola all’Ex Console provinciale dei maestri del lavoro di Catanzaro, Ugo Rosanò, che partendo dall’opera “Ophelia” della Curto, ha rimarcato l’importanza della riflessione, alla quale un’opera d’arte deve indurre lo spettatore, come in questo caso i figurativi femminili, al rispetto delle donne, contrariamente a quello che sta accadendo di recente e l’importanza della luce in un’opera d’arte, facendo una panoramica del mondo artistico partendo dai maestri impressionisti.
Dopo i ringraziamenti all’artista Crimasso e a Nicola Albano per la collaborazione nell’allestimento, la Procopio ha invitato gli ospiti a fruire le opere e a prendersi il tempo per lasciare che le stesse possano divenire spunto di riflessione e ispirazione personale. Ventisei le opere fruibili dagli ospiti, artisti, allievi, amici, collezionisti e amanti dell’arte, delle quali 17 di piccole e medie dimensioni della Curto e 9 di medie e grandi dimensioni della Procopio. I figurativi della Curto: 12 nella tecnica olio su tela, 3 in grafite e 1 in acquerello, sono per lo più ritratti di un realismo straordinario, di donne ispirate a ciò che per l’artista è simbolo di femminilità, corpi sinuosi e sguardi intensi, dai quali spesso la Curto, inizia l’esecuzione dell’opera. Otto gli oli su tela della Procopio, raffiguranti gigantografie floreali di un realismo fantastico, che l’hanno sempre contraddistinta, dai suoi esordi in Svizzera e 4 ritratti, fra cui due datati di suo figlio minore e suo padre nell’atto, quasi rituale, del taglio della mela, 2 più recenti di due modelle Daria e Silvia, presente all’inaugurazione, che è rimasta colpita dalla bellezza dell’opera, soprattutto dall’aggiunta dell’artista delle rose fra le mani della ragazza, nell’intento di voler armonizzare la bellezza femminile a quella della natura.
Le opere rimarranno esposte fino al 30 dicembre da lunedì a sabato (esclusi i giorni festivi) dalle ore 10:30 alle 12:30 e dalle ore 16:30 alle 19:30. Il laboratorio di pittura rimarrà operativo durante la mostra e visionabile dai visitatori della mostra. Ingresso libero.
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