Alla "Notte dei ricercatori Eeuropei" Arpacal partecipa all’interno del progetto “SuperScienceMe”
23 settembre 2021 11:38
Alla Notte dei ricercatori Europei, in programma domani 24 settembre prossimo, Arpacal partecipa all’interno del progetto “SuperScienceMe” guidato dall’Università della Calabria in sinergia con Università di Catanzaro, Università di Reggio Calabria, Università della Basilicata, CNR, Regione Calabria e Regione Basilicata.
Fortemente determinata dalla guida del direttore scientifico dr. Michelangelo Iannone, ricercatore di lungo corso, la partecipazione dell'Arpacal all'edizione 2021 è permeata dalla vision del Green Deal europeo, con un focus sulla sfida dei cambiamenti climatici.
“Le emergenze ambientali sono sotto gli occhi di tutti- spiega il dott. Domenico Pappaterra, direttore generale dell'agenzia. La drammatica vicenda degli incendi boschivi, amplificati dall’ondata di calore che si è registrata la scorsa estate, che ha riguardato in particolare il Parco nazionale dell’Aspromonte, dimostra che bisogna agire con la prevenzione, evitando consumi di suolo e usi smisurati dei cosiddetti “beni comuni” (acqua, aria, suolo) e tradurre in azioni concrete gli impegni assunti nelle convenzioni internazionali in ordine alle emergenze ambientali”.
"Il contributo dell'Arpacal al progetto “SuperScienceMe” - evidenzia il direttore scientifico Iannone- risponde all'esigenza di aumentare la consapevolezza delle conoscenze tecnico scientifiche sia a favore della popolazione sia a supporto delle politiche pubbliche a cui la ricerca offre dati e analisi oggettive". Arpacal, infatti, all’interno del Sistema nazionale delle agenzie e attuando le linee guida dell’Ispra, si avvale di una rete laboratoristica e di monitoraggio, presente in tutta la regione Calabria, svolgendo una serie di attività in cui è possibile riscontrare l’impatto dell’emergenza climatica su tutte le matrici ambientali (acqua, aria, suolo). A riguardo, attraverso un progetto guidato dall’ Ispra, in particolare, l'agenzia hanno contribuito a elaborare specifici indicatori ambientali in grado di misurare gli impatti climatici su scala regionale. Particolarmente prezioso è il Centro Funzionale Multirischi, coordinato dall'ingegnere Eugenio Filice, in grado di monitorare in tempo reale tutti gli indicatori climatici attraverso una rete di 159 stazioni pluviometriche e 106 stazioni termometriche.
Nel video realizzato per il progetto "SuperScienceMe”, l'ingegnere Loredana Marsico e l'ingegnere Roberta Rotundo del Centro Funzionale Multirischi, spiegano l’importanza del monitoraggio per contrastare i cambiamenti climatici già osservabili nell'analisi dell'ultimo trentennio e in particolare nel decennio trascorso. Uno studio dei dati climatici registrati in Calabria è stato pubblicato in un recente Rapporto Ispra (consultabile qui: "Gli indicatori del clima in Italia nel 2020"– Anno XVI).
Le attività e le analisi dell'Arpacal, all'interno del SNPA, forniscono una base di conoscenza tecnico scientifica indispensabile per costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile, in campo ambientale, economico e sociale.