Alla scoperta delle origini del fascismo in Calabria con Vanni Clodomiro

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Da sinistra: Clodomiro, Monteverdi, Scerbo

Il libro di Vanni Clodomiro analizza il passato turbolento della provincia di Catanzaro durante il periodo fascista

  29 giugno 2023 19:22

di CARLO MIGNOLLI

"Origini del fascismo in Calabria - Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia (1919-1925)": questo il titolo del libro di Vanni Clodomiro, presentato nella Biblioteca De Nobili di Catanzaro. L'autore, presidente dell'stituto di Studi Storici di Catanzaro e membro della International Commission for the History of Representative and Parliamentary Institutions, si addentra nelle profondità storiche della Calabria per esplorare le radici del fascismo in questa regione. Durante l’incontro hanno dialogato con l’autore Donatella Monteverdi, assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro e Alberto Scerbo, docente di Filosofia del diritto dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

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Il testo si distingue per un'approfondita analisi delle fonti d'archivio e delle cronache dell'epoca. Clodomiro si concentra in particolare sulla provincia di Catanzaro, che comprendeva allora anche i territori di Crotone e Vibo Valentia, offrendo cosi uno sguardo esauriente sull'ascesa del fascismo in quest’area.

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L'assessore Monteverdi, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza di comprendere i fatti storici che hanno segnato i cambiamenti nel corso del tempo. "La mancanza di un senso storico nella nostra realtà ci spinge ad analizzare le esperienze passate, sia positive che negative, al fine di individuare nuove soluzioni", ha affermato. 

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Il professor Scerbo ha evidenziato l'importanza di esplorare le origini e il passato della provincia di Catanzaro. Nel suo intervento, ha voluto analizzare le diverse sfaccettature affrontate nel libro di Clodomiro, concentrandosi sulla precisa e dettagliata ricostruzione del contesto fascista in Calabria, con particolare attenzione a Catanzaro e provincia. Scerbo ha evidenziato elementi come il trasformismo, il vizio di origine dato dall’Unità d’Italia e quello che ha affrontato il Mezzogiorno in seguito e infine la posizione del potere, cioè che in tutte queste vicende il potete si è sempre autodifeso, autoretto e autoalimentato. “L'Italia non ha mai affrontato seriamente i conti con il fascismo", ha aggiunto Scerbo.

Clodomiro, l'autore del libro, ha aggiunto ulteriori dettagli sul tema del trasformismo e la sua influenza sulla Calabria. "Il peso del trasformismo si fa sentire nell'Italia post-unitaria e continua a farlo oggi. Il trasformismo di De Pretis in Calabria è stato interpretato in modo errato, con un passaggio netto da sinistra a destra, senza problemi apparenti. Il governo inviava ispettori in Calabria per verificare la situazione, ma spesso erano i Prefetti a far emergere tali questioni, poiché gli ispettori venivano corrotti", ha concluso l’autore.

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