Alla scrittrice catanzarese Maria Primerano il Premio d’Onore per l’Attività culturale

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  19 maggio 2023 11:34

Premio d’Onore per l’Attività culturale alla scrittrice catanzarese Maria Primerano nell’ambito del Premio Letterario La Ginestra Firenze 2023. La premiazione si è svolta a Firenze nella bellissima cornice del Circolo Ufficiali di Via della Scala.

La scrittrice, cui è stato assegnato un bellissimo olio su tela dell’artista Alessandro Nastasio- cattedra dal 1966 per trenta anni all’Accademia di Belle Arti di Brera- Milano, frequentatore nel 1960 dell’atelier di Giorgio Upiglio dove lavoravano Giacometti, Fontana, De Chirico-  ha ricevuto una motivazione eccellente, scritta e letta dal Presidente di Giuria del Premio, prof. Marino Biondi, storico della letteratura, critico letterario e italianista italiano, professore di storia della critica e della storiografia letteraria presso l’Università di Firenze, che così si è espresso: "Talento eclettico e versatile, scrittrice della storia, più precisamente creativa di scrittrice delle storie, del passato culturale e storico- musicale, con i suoi miti ed emblemi, una personalità fortemente connotata quanto empaticamente estroversa".

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"Ha scelto di esprimersi in una varietà di modi e di linguaggi, - prosegue Biondi -  suonando molti strumenti, a cominciare dal pianoforte classico in cui eccelle. Nel genere letterario, in cui ha privilegiato in alcuni casi la biografia, l’autrice ha mostrato un gusto felice nel proporre personaggi di mirabile impatto (L’anello stregato di Mozart), e capacità narrative non comuni, applicate a figure storiche e a protagonisti della scena musicale italiana. E non solo. Rossini (Lo stravagante), Pergolesi (Anima Scurdata), Pulcinella (Leonardo Vinci). E contesti scintillanti, corruschi, stregoneschi, come la sua Napoli, e un Sud rivisitato con la passione e la rara competenza di chi ben conosce quella letteratura fiabesca e fantastica. Segnaliamo, fra le sue esplorazioni nel tempo, il volume Le indemoniate".

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"Racconti fantastici di Tommaso Campanella al Cardinale Richelieu (2018). Si avverte in lei una spinta alla totalità dell’espressione, la quale, - evidenzia - se non la si può mai raggiungere, costituisce tuttavia un impulso vitale, un costante nutrimento, che la motivano e la caratterizzano, oltre a ispirarla nelle ricerche storiche – letterarie e nelle ingenti e numerose realizzazioni editoriali. La sua identità riflessa, la vasta cultura, molto devono alla tradizione, e nella migliore e più fattiva modalità della costruzione di sé, quella di salire sulle spalle dei grandi che ci hanno preceduto ma per sporgersi e fare un balzo in avanti. L’asse del linguaggio, in prosa o in musica, è il suo criterio e l’orizzonte del riferimento delle opere, molteplici e rigorosamente curate. La napoletanità, intesa come tradizione, cultura, spirito del tempo, eccellenza di suoni e umori, letteralmente esonda, per ricchezza di esperienze e di letture, orchestrata in uno stile misurato, che si è andato maturando proprio nel padroneggiare gli umori e gli slanci. La sua è una scrittura elegante, fluida, dal ritmo celere e talora incalzante; tiene svegli, come il suo Pulcinella quando dice di voler svegliare (scetare) il suo pubblico; desiderosa come se la penna fosse un pennello di aggiungere pennellate alla frase, alla pagina, colori e sfumature cromatiche, e olfattive. Se ne legga un brano: “Farfallino, il castrato più ricercato del tempo, sempre un momento di grazia nel mezzo della drammaturgia musicale, cantava quella sera nei panni di Artaserse ed era come Orfeo che piegava al suono le divinità dell’inferno”".

Il sogno di Maria Primerano, come di ogni poeta, è di essere una Orfeo incantatrice. Numerosi i Premi letterari nazionale e internazionali ricevuti in questi anni: Fiorino d’Argento per la saggistica (Premio Firenze in Firenze, 2021); Premio Internazionale Universum Donna (Como, 2021), attribuito ogni anno a dieci Donne protagoniste del nostro tempo.

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