"Il sindaco Fiorita ha gettato la maschera. Con la sua cinica meschinità politica tenta di nascondere i suoi problemi e quelli dei suoi alleati scagliandosi sulla minoranza con il subdolo intento di truffare l'opinione pubblica mescolando gli argomenti.
E' quanto affermano in una notta Alleanza per Catanzaro e Catanzaro azzurra.
"Peccato che le bugie abbiano le gambe corte perché, proprio sulla questione del futuro della Facoltà di Medicina dell'Università Magna Grecia, il presidente del Consiglio comunale - per cui Fiorita ha pagato un salato prezzo politico per eleggerlo - dovrebbe informarlo che sono stati tutti i capigruppo, inclusi quelli di minoranza, a richiedere una seduta ad hoc del Consiglio".
E proprio su questo tema, "anche in passato, abbiamo dimostrato di voler tutelare Catanzaro perché non dobbiamo essere leali al prof dell'Università di Cosenza, Nicola Fiorita, ma alla città. È la maggioranza, al contrario, già incapace di dare risposte concrete a essere costretta a rincorrere qualsiasi evento mediatico per celare tutta la sua inadeguatezza. Sulla condivisione tradita Fiorita dovrebbe guardare alla sua consigliera comunale e ad altri vertici dell'Amministrazione che hanno voluto fare le prime donne in solitario invece di cercare una comune sinergia. La scorrettezza del sindaco è talmente imbarazzante da non rendersi conto delle contraddizioni in cui cade".
E poi ancora: "Visto che richiama la minoranza all'unità come mai con gli stessi toni non si è rivolto al segretario cittadino del Pd, che proprio in questo momento, lo ha criticato per essersi disinteressato nella campagna elettorale per le Politiche? Che dopo il voto si porrà 'un problema politico' al Comune di Catanzaro lo ha detto solo qualche ora fa il principale esponente del Partito democratico, suo principale alleato, non certo la minoranza. Evidentemente poiché impossibilitato a rispondere agli attacchi dei componenti della sua coalizione, proprio perché sotto scacco, a Fiorita non resta che l'arma spuntata della distrazione di massa. Si è adirato perché la verità nuda e cruda fa male. In questo mare di menzogne ed equilibri precari, abbiamo detto semplicemente la realtà: al netto di triti slogan di cambiamento, Catanzaro è rimasta ferma. E nonostante lo stesso abbia confessato le enormi difficoltà di amministrare la città, ha avuto la 'brillante' idea di candidarsi alla presidenza della Provincia, proprio dopo avere per anni criticato il doppio ruolo di Abramo".
E prosegue: "Una scelta fatta o per scappare dalle sue responsabilità verso il Comune o per garantire ulteriori postazioni agli alleati. Chi occuperà quel tempo e quegli spazi sottratti al Comune se Fiorita dovesse essere eletto a Palazzo di Vetro? Sapevamo da tempo che il sindaco non era libero, ora comprendiamo quanto sia cinico e incoerente".
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