Alleanza per Catanzaro: “L’Umg vuole il bene di pazienti e studenti o le rendite di posizione di pochi?”

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  07 marzo 2024 09:13

“l processo d’integrazione fra Pugliese e Mater Domini sta subendo pesanti e dannosi ritardi. La nascita dell’Aou ‘Renato Dulbecco’ è la più grande occasione per fare di Catanzaro la città della Buona Salute e della Ricerca Scientifica, oltre che l’unica reale opportunità di ‘salvare’ la facoltà di Medicina e le sue scuole di specializzazione. Evidentemente, ciò non è ben chiaro ai vertici dell’Università Magna Graecia di Catanzaro”. Lo scrive in una nota il movimento politico Alleanza per Catanzaro. 

“L’atto aziendale, il documento organizzativo del nuovo polo sanitario, è stato sottoposto decine di volte dal management della ‘Dulbecco’ e altrettante volte è stato rimandato indietro dall’università, probabilmente con il solo intento di salvaguardare posizioni personali di pochi. La mancata creazione dei dipartimenti integrati (pensiamo in particolare a quello chirurgico) impedisce, in caso di necessità, il trasferimento dei pazienti dal Pugliese al presidio di Germaneto e comporta che gli stessi siano costretti a recarsi in altri ospedali minori della provincia. Nel protocollo d’intesa è sancito che l’impegno orario del personale universitario da dedicare alle attività assistenziali non possa essere inferiore a 24 ore settimanali, ma ci sono resistenze affinché rimanga quello attuale (che è inferiore) . Così come ci sono resistenze sull’attivazione del reparto di medicina d’urgenza e accettazione al Policlinico, che potrebbe assorbire una quota dei pazienti del pronto soccorso del Pugliese. E, invece, si preferisce tenerli per giorni sulle barelle e nei corridoi. Da mesi l’università ha assunto un professore che dovrebbe dirigere il nuovo pronto soccorso, ma sostanzialmente sta pagando uno stipendio a vuoto (farà solo lezione) non essendoci alcuna certezza sui relativi tempi di realizzazione, anche se questo era l’obiettivo prioritario fissato nel protocollo d’intesa. Il rettore dell’Unical vuole bene agli studenti e ai pazienti del Cosentino arricchendo costantemente l’offerta formativa (ultima prova è l’avviso per reclutare in maniera massiccia nuovi professori o ricercatori in area medica), mentre chi dirige l’Università Magna Graecia  bada semplicemente a tutelare rendite di posizione di una selezionata cerchia ristretta condannando l’ateneo catanzarese a un non così lontano tracollo.

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Questa situazione è colpa di Cosenza o di chi governa in questo modo l’università di Catanzaro? Sarebbe un piacere se dall’UMG ci fosse un sussulto d’orgoglio e si dimostrasse, con i fatti, di volere davvero lo sviluppo della ‘Dulbecco’ garantendo gli unici interessi che contano: quelli dei pazienti. Finora, si è fatto tutt'altro”. 

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