“Siamo in pieno autunno, l'inverno inizierà tra poco meno di due mesi (il 21 dicembreper l'esattezza) e siamo già a tre giorni di chiusura delle scuole da parte del nostro Sindaco, come conseguenza degli allarme meteo diramati dalla Protezione Civile Regionale. Se questa media sarà confermata, saranno qualche decina i giorni di scuola che i nostri ragazzi perderanno (e che non recupereranno) a causa delle avverse condizioni meteo”. Lo scrive in una nota Giuseppe Silipo, coordinatore cittadino Associazione CalabriaOltre.
“.Non ci permetteremo mai di criticare le decisioni del nostro primo cittadino. Ci rendiamo conto che sono decisioni sofferte e delicate, da cui dipende l'incolumità fisica di tutti noi. Se fossimo noi al suo posto, e permanendo le condizioni di fragilità idrogeologica del nostro territorio, faremmo la stessa cosa. Ma sono le condizioni di cui sopra che ci fanno riflettere. Se si cercasse di lavorare per migliorare le condizioni del nostro territorio, se si intervenisse per tempo ad eliminare le criticità a tutti conosciute se, in una parola, si facesse prevenzione, forse qualche giorno di chiusura delle scuole si potrebbe evitare. Oltre che fare stare più tranquilli i nostri concittadini. Invece, a parte qualche sporadico intervento sui fossi e canaloni, nient'altro è stato fatto. Vogliamo parlare della pulizia degli alvei dei torrenti? Lo abbiamo fatto più volte ma senza nessun riscontro”, scrive ancora Silipo.
“Eppure fonti confermate anche dal Comune ci dicono che la Regione ha stanziato fondi per la bonifica dei corsi d'acqua presenti in città. E ad oggi si continua a chiedere ai cittadini di stare a casa specie nelle zone dove scorrono fiumi e torrenti. Ma perchè non si interviene per tempo anche in presenza di finanziamenti? Perché bisogna aspettare che succeda l'irreparabile e non si procede invece ad una normale opera di prevenzione? Perchè di normalità stiamo parlando. Niente di più. Quella normalità che alle nostre latitudini è considerata straordinarietà, tanto che il lavaggio di Corso Mazzini, diventa notizia.
Nel caso del Torrente Castace, che attraversa l'abitato del quartiere Cava, ci si è riempiti la bocca per un intervento di bonifica di solo qualche decina di metri, omettendo di dire che all'altezza della scuola elementare dello stesso quartiere, l'alveo del fiume non è visibile in quanto sommerso da una vera e propria foresta. Questa situazione, cari amministratori, è una vera e propria bomba pronta a scoppiare. E il tutto in prossimità di una scuola. Assurdo!
Bisogna prendere atto che il clima si è tropicalizzato, e che gli eventi di questi giorni non possono più considerarsi eccezionali. Pertanto va considerata, da subito, una seria politica di prevenzione che ci faccia trovare pronti a fronteggiare anche eventi estremi come quelli mostrati dai TG e verificatisi nella vicina Sicilia. Possibile che quelle immagini non scuotono le coscienze dei nostri Amministratori? O si pensa di aver fatto il proprio dovere solo chiudendo le scuole?”, conclude.
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