Si è svolta nei giorni 6 e 7 ottobre 2022 la visita studio alla società cooperativa Ardelaine (Francia), attività prevista dal progetto di cooperazione transnazionale ALIAS, che vede coinvolto un partenariato composto dal GAL Serre Calabresi (in qualità di capofila), dal GAL La Serena (Spagna), dal GAL Trìkala (Grecia) e da 3 partner associati quali la stessa cooperativa francese Ardelaine, l’ARSAC (il CSD di San Pietro Lametino) e la Escuela de Pastores de Extremadura (Spagna).
Le giornate di lavoro si sono svolte presso la sede principale di Ardelaine a Saint Pierreville e presso il loro laboratorio a Valence. Ad esse hanno partecipato, per il GAL Serre Calabresi (www.galserrecalabresi.it), il presidente Marziale Battaglia, la responsabile per la cooperazione Nathalie Iofrida, il consigliere Vittorio Cannistrà, la responsabile dell’ufficio amministrativo e finanziario Carolina Scicchitano e la responsabile dell’area tecnica Filomena Citraro. Inoltre erano presenti la responsabile per la cooperazione del GAL Trìkala (www.kenakap.gr), Glykeria Thymiakou, il direttore di Escuela de Pastores de Extremadura (www.escuelapastores.com), Luís Antonio Fernández Tena, ed un attore locale che opera nell’area del GAL La Serena, Fernando García Fernández, che è socio dell’impresa spagnola Añino Merina (www.aninomerina.com), che produce calzature ecologiche biodegradabili in lana merinos.
I partecipanti alla visita studio sono stati accolti dalla Presidentessa di Ardelaine, Cécile Perradin, da Eline Bertrand, responsabile delle fasi di tosatura, raccolta, lavaggio e cardatura, e da alcuni dei soci fondatori, Béatrice e Gérard Barras. I lavori della prima giornata hanno riguardato la conoscenza delle linee di produzione della cooperativa, l’organizzazione e la diversificazione delle attività che la cooperativa ha messo in atto per rivitalizzare un borgo rurale che era destinato allo spopolamento. Una prima linea di produzione è dedicata alla fabbricazione di materassi e biancheria da letto utilizzando la lana della razza ovina locale, Blanche du Massif Centrale, accompagnata dalla produzione di reti con doghe in legno; la lana viene preparata grazie ad una cardatrice meccanica degli anni ’40, i materassi, le trapunte ed i cuscini vengono realizzati a mano presso il laboratorio adiacente.
Durante la seconda giornata di studio, i partecipanti sono stati accolti presso l’atelier di Valence da Tanja Wolf e Florine Bolot, responsabili delle produzioni e confezioni tessili (linea abbigliamento), create a partire da lana merinos e dalla lana della razza Île de France, entrambe provenienti dalle zone rurali limitrofe. La cooperativa, infatti, lavora esclusivamente lane acquistate da allevamenti locali; solo alcune fasi del processo produttivo (quali lavaggio e filatura) sono delegate a soggetti esterni ma soci della cooperativa. Ardelaine, che quest’anno festeggia 40 anni di attività, ha saputo ricostruire un’intera filiera (corta) della lana, cominciando dalla ristrutturazione di un antico mulino e della sua filanda adiacente, ed avviando diverse attività negli anni, collegate alla produzione della lana, remunerando i 200 allevatori associati per fornire quello che oggi viene ritenuto dall’Unione Europea un “sottoprodotto di categoria 3”, e quindi, di fatto, un rifiuto. Oggi, la cooperativa fattura all’incirca 3 milioni di euro, dà lavoro a 60 dipendenti, ed ha creato un intero sito turistico attorno al tema della lavorazione della lana, composto da due musei, un caffè letterario, un ristorante (La cerise sur l’agneau), esposizioni permanenti, un laboratorio per la trasformazione dei prodotti ortofrutticoli locali, una boutique; accoglie inoltre turisti e scolaresche funzionando anche da fattoria didattica.
Gli impegni di responsabilità sociale che Ardelaine ha assunto riguardano la trasparenza nella formazione di prezzi, remunerando in maniera equa tutti gli attori della catena del valore, il rispetto dell’ambiente attraverso pratiche e processi sostenibili, e la valorizzazione dell’area rurale di appartenenza divenendo a tutti gli effetti “cooperativa di territorio” e volano per lo sviluppo locale. Inoltre, Ardelaine si fregia del marchio di “Impresa del Patrimonio Vivente”, un riconoscimento nazionale assegnato alle aziende che detengano un patrimonio economico, costituito in particolare da un know-how raro, rinomato o ancestrale, basato sulla padronanza di tecniche tradizionali o altamente tecniche e circoscritto a un territorio".
La finalità del progetto di cooperazione transnazionale ALIAS è quello di trovare soluzioni ambientalmente ed economicamente sostenibili per l’utilizzo della lana derivante dalle operazioni di tosatura negli allevamenti ovini locali nelle aree dei GAL partner. Gli scenari possibili, a seconda dei contesti, riguardano la produzione di filati, artigianato tessile, di pannelli isolanti per la bioedilizia, film pacciamanti, fertilizzanti. L’esperienza di Ardelaine, quale cooperativa del territorio, filiera corta, azienda multifunzionale e diversificata, impresa socialmente responsabile, è un esempio di buone prassi che possono essere esportate, adattate ed imitate perfettamente in altri territori rurali europei.
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