All’Istituto “Casalinuovo” di Catanzaro “Il profumo di mio padre”, per ri-scoprire l’orrore e la memoria della Shoah

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images All’Istituto “Casalinuovo” di Catanzaro “Il profumo di mio padre”, per ri-scoprire l’orrore e la memoria della Shoah

Gli studenti delle terze classi hanno dialogato con l’autore del libro, Emanuele Fiano, figlio di Nedo sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau.

  29 ottobre 2023 15:36

di MASSIMO PINNA

Quel profumo di un sapone antisettico che lo seguirà per tutta la vita.

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Che per Nedo Fiano ha significato il profumo della libertà.

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Nedo quel sapone lo utilizzerà egli stesso, per sempre.

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Quella libertà che nel 1945, alla fine della guerra, si materializza agli occhi di Nedo, ormai ridotto a pelle ed ossa, nella figura di un soldato americano che Nedo riconoscerà per la stella sulla giacca. E per quell’odore di sapone antisettico che il militare portava su di se’.

Quel soldato lo libererà dall’incubo di Auschwitz-Birkenau.

Dove riuscì a sopravvivere grazie all’insegnamento della lingua tedesca da parte del nonno. Al quale promise che un giorno avrebbe continuare gli studi fino alla laurea. E così fu.

Sopravvissuto e liberato, Nedo continuò gli studi, sposò Riry Lattes, ebbe dei figli, tra i quali Emanuele.

E qui si intreccia la storia del sopravvissuto Nedo, deportato da Firenze, che nell’orrore della Shoah perse 11 familiari, con quella della sua famiglia, tra cui Emanuele, volto noto del Pd e della politica italiana.

Di gioie, dolori, silenzi, di una vita, la sua, e di quella della sua famiglia indissolubilmente legata a quella pagina di storia.

Fiano continua a girare instancabilmente per le scuole italiane, testimone della Shoah, portando il suo messaggio, e quello di Nedo, del quale ha preso il testimone della memoria incessante, e dialogando intensamente e proficuamente, come a Catanzaro, con le giovani generazioni.

E non poteva essere altrimenti, avendo Emanuele parlato a fondo con gli studenti delle terze classi del "Casalinuovo" sulla scia della lettura del libro.

In questa tappa, del progetto “Storia e memoria” del professore Corrado Plastino, dell’istituto capofila del progetto, quello di Soveria Mannelli, Fiano è stato ospite della dirigente scolastica, professoressa Maria Riccio, e dell’assessore alla cultura del Comune di Catanzaro, Nunzio Belcaro.

Il tutto è stato accompagnato da alcuni canti in ebraico del coro “Arcobaleno”.

 

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