All’ospedale Pugliese di Catanzaro la prima procedura di "Crioablazione renale"

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images All’ospedale Pugliese di Catanzaro la prima procedura di "Crioablazione renale"
Roberto Minici, Armando Pingitore, Claudio Maglia, Agostino Siciliano

Eseguito con successo il trattamento di un tumore renale per via percutanea.

  27 febbraio 2023 12:39

di FRANCESCO IULIANO

E’ una notizia di buona sanità che arriva dal reparto di Radiologia diretto dal dottore Bernardo Bertucci, ed Urologia diretto da dottore Giuseppe Ucciero, dell’ospedale ‘Arnaldo Pugliese’ di Catanzaro, a far parlare di sé questa volta. 

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A darne notizia è stata l’equipe di medici dei due reparti, Armando Pingitore e Roberto Minici (radiologi Interventisti), Michele Prencipe (urologo) e Maria Laura Guzzo (anestesista) che nei giorni scorsi hanno eseguito, per la prima volta in Calabria, un innovativo trattamento interventistico per la cura dei tumori renali denominato ‘crioablazione’.

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“Il trattamento - hanno spiegato i sanitari - consiste nell'accurato posizionamento, per via percutanea, mediante guida ecografica o tac, di uno o più aghi all'interno del nodulo tumorale da trattare. Gli aghi vengono quindi collegati ad un sistema criogenico che determina la morte delle cellule tumorali per congelamento, trasformando il nodulo dapprima in una vera e propria palla di ghiaccio e,  successivamente, in tessuto cicatriziale. La procedura, ampiamente validata dalla letteratura scientifica, e già consolidata il molti altri centri in Italia, è piuttosto rapida e sicura e si pone quale alternativa alla chirurgia nei pazienti con elevato rischio operatorio”.

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La paziente - hanno fatto sapere dalla struttura - ha avuto un decorso post-procedurale regolare, ed è stata dimessa a domicilio già il giorno successivo all'intervento. 

“Questo trattamento descritto - hanno aggiunto - si inserisce in un processo di forte espansione della radiologia Interventistica dell’ospedale Pugliese in cui, nello stesso giorno della crioablazione, i medici Claudio Maglia ed Agostino Siciliano , hanno eseguito un secondo intervento complesso, rappresentato dal posizionamento di una protesi biliare ad ‘Y’ per il trattamento dell'ittero nei pazienti con colangiocarcinoma avanzato”.

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