"Non una, nemmeno due , ma otto coltellate! Ad espressione della violenza inaudita scagliata contro le Forse dell’Ordine.Cosi è morto Mario! Un carabiniere, il vice brigadiere Mario Rega Cerciello, di 35 anni e insieme a lui è come se tutto il nostro stesso Paese fosse stato pugnalato al cuore. Ancora una volta siamo costretti ad assistere ad un attacco ai servitori dello Stato – perché questi sono i poliziotti e carabinieri, dei servitori dello Stato. E' ora di dire basta, chiediamo con vigore che lo Stato assuma accorgimenti immediati e duri contro questi attacchi inauditi, chiediamo che il gravoso, impegnativo e stancante lavoro quotidiano delle forze di Polizia sia tutelato così come le Forze di Polizia tutelano e garantiscono ogni giorno la sicurezza di milioni di cittadini".
Lo sostiene a gran voce Ettore Allotta, Segretario Generale Provinciale Polizia.N.F.D. sindacato della Polizia Di Stato.
"Ci troviamo davanti ad “una tragedia che ha colpito tutti, per la particolare efferatezza del delitto. Questi devono pagarla cara devono subire la “certezza della pena” e non si tratta di farlo perché stranieri, potevano essere italiani, ma perché non se ne può più di questa violenza” – è quanto afferma nella sua nota Ettore Allotta.
Da tempo, lo stesso Allotta chiede con determinazione attraverso innumerevoli che il lavoro degli uomini in divisa sia garantito e assistito mediante dotazione agli stessi operanti di ogni strumento utile a combattere il crimine e per difendersi nelle situazioni di maggior complessità.
"Dotazione – che non può piu’ essere procrastinata – del Taser (che consente all’operatore di riuscire a neutralizzare i criminali soprattutto se armati ed esagitati) e dei giubbotti antitaglio. Da tempo si aveva la paura e la brutta sensazione che potesse arrivare il momento di “piangere” qualche Collega per via di questi attacchi e così è stato!! E’ arrivato il momento di cogliere fino in fondo la pericolosità del lavoro che svolgono, giornalmente, le forze dell'ordine mandati spesso allo sbaraglio!! Nel nostro Paese – è inutile far finta di nulla – l’ immigrazione e la criminalità intesa sia organizzata che come delinquenza occasionale è ormai fuori controllo e i continui sbarchi che avvengono sulle coste italiane è, praticamente, certo che consegnino al territorio italiano non solo profughi che hanno davvero bisogno di assistenza ma anche veri e propri delinquenti. Gli Agenti delle Forze dell’Ordine operano a tutela dei cittadini e agiscono anche per salvaguardare la vita dei Politici, dei Ministri, dei Deputati, dei Senatori e di conseguenza quest’ultimi devono in fretta legiferare per dare sicurezza - con leggi apposite, severe che prevedano la certezza della pena – agli agenti delle Forze dell’Ordine".
Il Sindacato P.N.F.D-Polizia di Stato esprime la solidarietà all'Arma dei Carabinieri e alle forze dell'Ordine tutte, profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del militare barbaramente e vigliaccamente ucciso.
"Nessuno potra’ restituirlo alla famiglia, nessuno potra’ restituirgli lo splendido futuro che aveva davanti, ma proprio al fine di evitare che si ripetano questi accadimenti è necessario consentire alle Forze dell’Ordine di poter agire difendendosi dalle aggressioni mediante la dotazione anche di giubbotti antitaglio e della pistola Taser. Con questa dotazione oggi non saremmo qui a dibattere sulla morte di un giovane Collega. Lo Stato ci pensi bene! Il cittadino non ne può piu’! Le Forze dell’Ordine non ne possono piu’ di andare a lavorare con l’incertezza di sapere se torneranno a casa dai propri cari. Con la paura di non sapere se qualcuno gli strapperà via il futuro. Se non sarà garantita la sicurezza agli operatori delle Forze dell’Ordine da parte dello Stato, lo Stato stesso rischierà di essere complice di questi omicidi assurdi".
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