“Ritengo sia oramai giunto il momento per una riflessione profonda in riferimento ai rapporti fra pubblici ministeri e organi di polizia giudiziaria”
A sostenerlo è Ettore Allotta Segretario Generale Provinciale del sindacato di Polizia P.N.F.D della Polizia di Stato, oltre che profondo conoscitore della attività di indagine della Polizia Giudiziaria visto il suo percorso lungo ed encomiabile tra le file della Polizia.
Ettore Allotta riprende il già numerose volte citato pessimo codice di procedura penale entrato in vigore nel lontano 1989 che ha consegnato, di fatto, un potere incredibile al pubblico ministero accentrando su di esso non solo un potere di direzione delle indagini -riducendo in maniera evidente l’autonomia della Polizia Giudiziaria -ma anche un potere di ricerca della notizia di reato.
Ciò non poteva che dare luogo ad una sovrapposizione tra la competenza assegnata al Pubblico Ministero e la competenza della Polizia Giudiziaria.-
Ecco che il Pubblico Ministero , come molte volte ribadito dallo stesso Allotta, può ben essere considerato come una sorta di “super poliziotto” !
Tutto ciò ha limitato il potere di iniziativa della Polizia Giudiziaria che in passato con grandi indagini ha avuto un ruolo importante e finanche decisivo nella risoluzione di casi importanti. Ecco perché secondo Ettore Allotta privare la Polizia Giudiziaria della autonomia che aveva in precedenza non può certamente considerarsi una felice idea.
Non esiste, a ben vedere, nessun paese in cui vige una consolidata democrazia in cui il Pubblico Ministero sia pienamente indipendente ed abbia poteri di polizia tanto ampi ed incontrollati.
Non vi è dubbio che la Polizia Giudiziaria abbia bisogno di ritornare in possesso di quel potere di iniziativa e di direzione delle indagini che costituiscono il compito suo proprio per funzioni e radicamento territoriale, di cui godeva prima dell’entrata in vigore di uno scellerato codice di procedura penale e allo stesso modo il Pubblico Ministero deve rientrare nella propria funzione di Magistrato come titolare dell’esercizio dell’azione penale
Allotta – lancia un forte appello alla politica affinchèintervenga a favore degli uomini e delle donne in divisa il cui morale è in picchiata .-che non sanno come operare o, meglio ancora non li fanno operare tranquillamente.
Siamo in una fase in cui ci si rende conto ( ma forse la Politica no) che il ruolo delle forze dell’Ordine è trascurato, eppure sono proprio gli agenti di Polizia e delle FF OO in generale a combattere sul campo ( inteso come territorio nazionale) la criminalità organizzata, la micro criminalità e la delinquenza occasionale.
Sono gli uomini e le donne in divisa ( che appunto indossano la divisa come una seconda pelle) a sentire fischiare i proiettili quando si trovano a rischiare la vita durante veri e propri scontri armati.
Ettore Allotta conclude osservando che “Non abbasseremo la guardia su questi temi, che sono prioritari per garantire le liberta` di un paese democratico”.-
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736