di FRANCESCO IULIANO
Al via, questo pomeriggio, presso l’Auditorium dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, il primo congresso nazionale di Chirurgia vascolare dell’UMG di Catanzaro dal titolo ‘Vascular Team per gli accessi vascolari in emodialisi: fra ricerca e innovazione’.
Una due giorni (22 e 23 novembre) che sarà un' occasione di confronto tra esperti e professionisti in materia di accessi vascolari in emodialisi e, soprattutto, per presentare i primi risultati ottenuti dal ‘Vascular Team’ di istituzione presso il Presidio Ospedaliero Mater Domini dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria ‘Renato Dulbecco' di Catanzaro.
“Un progetto - è stato detto in occasione della presentazione del convegno - che rappresenta la prima esperienza in Italia a fornire tutte le tipologie di approcci nel confezionamento di accessi vascolari con competenze che ricomprendono la chirurgia vascolare, la radiologia interventistica, la nefrologia, l’anestesiologia e le malattie infettive”.
L’evento è stato organizzato dal professore Raffaele Serra, titolare della cattedra di Chirurgia vascolare dell’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro e direttore della relativa Unità operativa complessa del presidio ospedaliero Mater Domini dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Renato Dulbecco, con la collaborazione del dirigente medico presso la suddetta UOC di Chirurgia Vascolare, Lucia Cristodoro e di un comitato scientifico afferente alla cattedra di Chirurgia vascolare composto, tra gli altri, dal dottore Egidio Bevacqua e dal dottore Davide Costa.
“Come cattedra di Chirurgia vascolare di questa Università - ha spiegato Raffaele Serra - abbiamo organizzato il primo congresso nazionale coinvolgendo una serie di professionisti del settore che vanno dalla chirurgia vascolare, alla radiologia interventistica, all’anestesia, alle malattie infettive, alla sanità pubblica. Un evento di grande interesse sia per i medici che per le professioni sanitarie. Un appuntamento che rappresenta anche un’ occasione di formazione per i nostri studenti iscritti al corso di laurea magistrale in medicina chirurgia ed al corso di laurea triennale in infermieristica. Scopo principale di questa due giorni di studi - ha aggiunto - è la creazione dell'accesso vascolare per i pazienti con insufficienza renale cronica che si avviano alla dialisi. Come sappiamo, la fistola rappresenta un accesso salvavita e assicura tutta una serie di procedure mediche che assicurano una qualità della vita ottimale in questi pazienti che sono affetti da questa patologia”.
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