Altro colpo mortale per il Sant'Anna: decaduti gli accreditamenti con la sanità pubblica

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Altro colpo mortale per il Sant'Anna: decaduti gli accreditamenti con la sanità pubblica

  21 giugno 2024 15:29

E nessuno brutto colpo per il Sant' Anna hospital. Quella che fino a poco tempo fa era la clinica privata più importante della Calabria è a un passo dal baratro. La Regione ha infatti preso atto della decadenza degli accreditamenti per Cardiochirurgia (cod.07) per n. 20 p.l. ordinari, Cardiologia con Emodinamica (cod. 08) per n. 25 p.l. ordinari, UTIC (cod. 050) per n. 4 p.l, Terapia Intensiva (cod 049) per n. 10 p.l. ordinari, 2 p.l. indistinti in DH/DS, Chirurgia Vascolare (cod 014) per n. 20 p.l. ordinari, Chirurgia ambulatoriale per le discipline di cui sopra, Riabilitazione (cod. 056) per n. 6 p.l. ordinari + n. 1 DH.

"Se dovesse essere confermata la notizia della revoca degli accreditamenti vantati dal Sant’Anna Hospital con il Sistema Sanitario Regionale, si chiuderebbe ogni ragionevole possibilità di cedere il ramo aziendale e, quindi, di riaprire questa importante struttura. Si dica, una volta per tutte, se si vuole rilanciare un’azienda sanitaria di eccellenza, salvaguardando i diritti dei lavoratori, oppure se ne vuole decretare la morte". 

Banner

Così in una nota stampa il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

"È del tutto evidente che, senza gli accreditamenti, il Sant’Anna diventerebbe una scatola vuota e, quindi, verrebbe meno l’interesse di qualsiasi gruppo imprenditoriale in grado di rilanciarlo. Diventerebbe quasi inutile anche la seconda asta che il curatore fallimentare è sul punto di indire, dopo che la prima è andata deserta. 

Banner

Dobbiamo capire come stanno le cose. Posso solo dire che, come sempre, sarò dalla parte dei lavoratori e dei sindacati, pronto a guidare la protesta per pretendere che si trovino le soluzioni più opportune per favorire il trasferimento del ramo aziendale a chi ha le competenze e le forze economiche per salvare l’esistente e rilanciare il ruolo che il Sant’Anna Hospital ha avuto nel sistema sanitario del Capoluogo".

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner