Ama Calabria, Chiara Noschese al Comunale di Catanzaro con Nancy Brilli: l'intervista

L’animo femminile svelato in ogni sua sfaccettatura. “Manola” è l’opera teatrale che fa entrare nel mondo tinto di rosa affidandosi a due gemelle dai caratteri opposti. Nancy Brilli e Chiara Noschese porteranno in scena un viaggio negli alti e bassi quotidiani di ogni donna che andrà in scena questo giovedì 23 febbraio al Teatro Comunale di Catanzaro, alle ore 21. L'opera, che si colloca nel cartellone di eventi di AMA Calabria, è tratta dall’omonimo libro di Margaret Mazzantini, scrittrice tra le più apprezzate a livello nazionale, dove emergono le differenze tra le due sorelle gemelle: Ortensia, monocolore ed introversa, e Anemone, colorata ed irriverente. Sono due volti della stessa medaglia, differenti e complementari. 

Al centro della scena, due artiste e professioniste della recitazione in uno spettacolo che la stessa Chiara Noschese ha definito come "tra i più difficili della sua carriera", una carriera che l'ha vista spaziare tra palco, cinema e televisione. 

Quest'opera viene descritta come un viaggio negli alti e bassi quotidiani di una donna. Cosa le ha lasciato questa interpretazione?

«Una gran fatica. È uno spettacolo molto faticoso ma di bello c'è che è un vero e proprio viaggio. Quando lo spettacolo inizia smetti di pensare ai fatti tuoi, assolvendo alla funzione basilare degli attori: prendersi una vacanza da se stessi». 

Attrice, regista e cantante, lei è un artista a tutto tondo. Tra i diversi ruoli in quale rivede di più se stessa?

«In questo momento della mia vita devo dire la regista che è la cosa che mi dà più soddisfazione, più energia, più voglia di fare, forse perché, tra i diversi, questo è il lavoro che faccio da meno tempo, anche se sono comunque 12 anni. Non disdegno nulla però». 

C'è qualcosa di cui è al timone come regista che ci vuole svelare?

«Mi attende la regia di un grande musical che sarà in tournée e al Teatro Nazionale. Un musical molto impegnativo».

Ha mai pensato di mettersi dietro la macchina da presa?

«Dietro la machina da presa spero di finirci tra un paio di anni, potrebbe essere il mio prossimo goal»

Due artiste di grande rilevanza sul palco, come è il suo rapporto con Nancy Brilli?

«Condividiamo di questa enorme fatica. Credo che questo - le ribadisco - sia uno degli spettacoli più faticosi che abbia mai fatto. Con Nancy ci sosteniamo allora a vicenda in una scenografia che è molto impervia: riuscire a salvarsi riguarda ogni singola serata e posto in cui andiamo». 

Cosa maggiormente ama della Calabria?

«Sono stata tante volte in Calabria. Il mare è forse il migliore d'Italia insieme alla cucina, con un paesaggio unico che spazia tra costa e monti». 

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