"Uno, nessuno e centomila", uno dei capolavori più amati e noti di Luigi Pirandello arriva a teatro e lo fa con l'interpretazione magistrale di due grandi attori: Pippo Pattavina e Marianella Bargilli, chiamati a vestire i panni dei protagonisti di questo romanzo, in una chiave ironica, moderna, divertente, spiritosa.
Grazie alla ricca rassegna promossa da Ama Calabria, lo spettacolo sbarcherà questo venerdì 24 febbraio, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, per la regia di Antonello Capodici.
Se da una parte troviamo Pattavina nei panni di Vitangelo Moscarda, detto Gegè, in una complessa presenza scenica a cui dona caratteri ambigui e provocatori, dall'altra, colpisce molto, la presenza di una sola attrice, Marianella Bargilli, che incarna il "femminile mutevole, soggiogante, oscuro e ambiguo". Dalla moglie Dida alla “quasi amante” Anna Rosa, Marianella Bargilli porta sul palco tutta la professionalità che caratterizza una carriera colma di successi.
Cosa maggiormente l’ha affascinata di quest’opera?
«Recitare Pirandello è un’esperienza sempre pazzesca e al contempo molto difficile. Pirandello è un autore che ti fa molto riflettere, specie in questa opera. È un caleidoscopio di emozioni, con personaggi forti e contrastanti: Dida, ad esempio, è una donna molto rigida, mentre Anna Rosa è una pazza schizofrenica. Interpretare questi personaggi è molto stimolante”.
La sua carriera si concentra maggiormente sul palcoscenico, è stata una sua scelta quella di prediligere il teatro allo schermo?
«Ho sempre voluto fare teatro, lo faccio da 30 anni. Poi nel corso della mia carriera è capitata la televisione, il cinema ma continuo a pensare che il teatro sia la recitazione per eccellenza, lo hanno detto anche i più grandi: fare teatro è recitare. Il resto è bellissimo ma con un’altra dinamica. Credo, comunque, che non ci sia un meglio e un peggio. Spero di poter fare ancora tanto teatro, mi piace il palcoscenico e soprattutto mi piace lo spettacolo dal vivo».
Guardando al suo futuro, a cosa sta lavorando attualmente e quali progetti ha per il suo domani?
«Sto per fare uno spettacolo che si intitola “Spose”, tratto dalla storia vera del primo matrimonio tra due donne avvenuto nei primi del 900 e di cui è stato anche realizzato un film in Spagna dal titolo "Elisa e Marsela". È una tematica molto attuale, un grande classico e se guardo al mio futuro e alla prossima stagione, vorrei tanto diversificare».
Tra qualche giorno sarà a Lamezia, che rapporto ha con la Calabria?
«Conosco bene questa terra, ci ho recitato tanto ed ho avuto anche un compagno di Crotone. È una terra incredibilmente accogliente e respingente nello stesso tempo. Poi, devo ammettere, che oltre alla mia amata Toscana, non ho una regione preferita, l’Italia è tutta bella, voi però avete tutto: il mare, le montagne, il cibo buono, tanta gente accogliente e simpatica ma anche difficile».
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