Una vita rubata, una gioventù spezzata da un incubo giudiziario. Un periodo interminabile di una triste e dolorosa vicenda di malagiustizia, che sembra essere stata concepita dalla lucida follia di un novello Kafka. Una storia reale raccontata ieri sera, al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, da “Come un granello di sabbia”, dramma di una storia del Sud dai risvolti pieni di mistero, inserito nel cartellone di AMA Calabria. L’evento è finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” dalla Regione Calabria - Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.
Sul palcoscenico protagonista solitario e assoluto Salvatore Arena, “avvolto” da una scenografia essenziale, a dar voce alla storia che riguarda Giuseppe Gulotta e la sua tragedia di uomo incriminato per un reato non commesso. La sua lotta per vedere riconosciuta la sua innocenza e la sua ferma volontà nel poter ripulire il suo nome, la sua immagine, è durata 36 anni, dei quali 22 trascorsi in carcere. Anni in cui «la verità viene tradita da quelli che la dovrebbero difendere».
Era il 27 gennaio 1976 quando ad Alcamo, in Sicilia, i carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta vengono assassinati mentre dormivano nella caserma di Alkamar. Quel giorno le speranze del diciottenne Gulotta vengono distrutte da un arresto assurdo. E’ l’inizio di un'odissea in cui l’unico fine era di trovare un capro espiatorio, una persona che pagasse una colpa non sua, complici i silenzi e le falsità di chi conosceva la verità.
“Come un granello di sabbia” non è il semplice racconto di una storia dai toni drammatici, ma è l’idea di utilizzare il teatro come amplificatore di un misfatto che, ancora oggi, macchia il nostro Paese con un mistero ancora irrisolto, nonostante Gulotta sia stato scagionato completamente. Con la loro regia attenta ai dettagli, Massimo Barilla e Salvatore Arena riescono a dare risalto a una vicenda dai toni cupi, la cui lacerante drammaticità mette in luce accadimenti che insinuano il dubbio di ingegnose macchinazioni da parte di alti funzionari dello Stato o della Mafia. Fatti che non rivelano nomi e lasciano parecchie perplessità. A dare un aspetto maggiormente marcato all’intera opera, fanno da supporto le ottime musiche composte da Luigi Polimeni.
Con la forza espressiva che lo contraddistingue, Salvatore Arena dà al personaggio Giuseppe Gulotta una profonda intensità, della quale è intriso tutto il lavoro. E’ lui a dar voce al padre, al giudice, alla madre e ai carabinieri, con una recitazione sentita che alterna tratti di esasperazione ad altri di contenuta rassegnazione. Non manca un iniziale momento in cui l’ironia e la gioia di vivere mostrano un Gulotta spensierato, dedito al suo lavoro di muratore, che la domenica si abbandona alle escursioni al mare, lasciando che il vento accarezzi il suo viso.
Una spensieratezza pagata a caro prezzo, ma che non lo ha fatto mai desistere nel suo desiderio di formare una famiglia, di crescere i figli della sua compagna e di averne uno tutto suo, da tenere in braccio e con la segreta speranza che tutto ciò potesse realizzarsi. Immagini che Arena esprime con immensa capacità attoriale.
Sente proprio ogni attimo di “Come un granello di sabbia”, trasmettendo al pubblico vibranti emozioni e trascinandolo nel vortice di una realtà sconvolgente. Sul palcoscenico diventa Gulotta e quel piccolo granello di sabbia finito in pasto a un meccanismo più grande di lui, quasi un mostro che lo avviluppa nelle sue spire. Il pubblico lo ama e resta coinvolto dall’intera storia fino al mesto finale accolto da un applauso caloroso.
Si conclude con un ennesimo apprezzamento, da parte del pubblico, la stagione teatrale di AMA Calabria a Lamezia Terme. “Come un granello di sabbia” è stato l’atto conclusivo di una stagione che ha visto ottenere l’ennesimo meritato riconoscimento per il lavoro svolto Mana Chuma, Compagnia teatrale della nostra regione che da anni è apprezzata anche oltre i confini italiani. Da sempre AMA Calabria è attenta a inserire nel proprio cartellone grandi realtà della nostra regione.
Venerdì 28 aprile, alle ore 21, al Teatro Comunale di Catanzaro, con la contagiosa comicità di Biagio Izzo e Mario Porfito, in “Balcone a 3 piazze”, concluderà la stagione catanzarese di AMA Calabria. Accompagnati da Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale, Ciro Pauciullo, i due comici napoletani saranno l’uno la spalla dell’altro, in un botta e risposta coinvolgente e spassoso.
I biglietti di “Balcone a 3 piazze” potranno essere acquistati presso la biglietteria del Teatro Comunale di Catanzaro, oppure s’invita a consultare il sito www.amaeventi.org, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0961.741241 e 389.0670191 o contattandoci alla mail info@amacalabria.org
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