di VITTORIO PIO
Due gemelle opposte in tutto e una terapeuta dell’occulto a cui entrambe decidono, in maniera anche schizofrenica di destinare le proprie confidenze: è questa la “Manola” nella scrittura puntuta di Margaret Mazzantini, che Nancy Brilli e Chiara Noschese dirette da Leo Muscato, presentano nei teatri di tutta Italia con grande successo.
La pièce visionaria ed esilarante ha registrato un meritato sold-out al Teatro Comunale per la stagione dell'Ama Calabria, ormai una solida certezza per il capoluogo. In una stanza d'albergo che pare appena squassata dalla deflagrazione di un ordigno, Anemone (interpretata dalla sempre sensuale Nancy Brilli), entra in scena libera, capricciosa ed irriverente: per lei la vita scorre veloce e bisogna stargli dietro con travolgente entusiasmo. Il suo contrario è Ortensia (Chiara Noschese): insicura, oppressa ed irsuta. Lei invece dalla vita è sempre rabbiosamente alla ricerca di una rivalsa.
Le due bravissime attrici per un abile gioco scenico hanno in Manola la soluzione taumaturgica; figura sospesa un'analista esoterica, un'amica surreale o forse solo la rispettiva coscienza, che diventa il loro comune denominatore, il mirino del ribollente fiume di confidenze che parte dalla nascita, da cui sono distanti pochi secondi l'una dall'altra a cavallo però di un nuovo giorno, per dipanarsi poi nervosamente nelle ulteriori pieghe della vita. “Se ti avesse conosciuto Freud, sicuramente avrebbe cambiato mestiere”, tuona Ortensia verso la scanzonata Anemone in un gioco di rivalse, malintesi, confessioni (anche intime) e reciproche accuse che in un abile gioco di specchi finisce con un clamoroso scambio di ruoli nell'evocazione di una misteriosa figura maschile multiforme.
Mutazione che però non si potrà mai compiere del tutto, perchè rimarrà soffocata dalla loro (reciproca) inadeguatezza esistenziale. E la tanto invocata Manola? Resterà gloriosa ed invisibile, confinata alla quarta parete teatrale, ovvero verso il pubblico, piacevolmente inondato dalla esondazione verbale della due attrici, in perfetta sintonia ed amalgama rispetto all'inquietudine delle rispettive indole caratteriali. Stasera si replica presso il Teatro Apollo di Crotone, mentre il prossimo appuntamento a Catanzaro è previsto per il 2 Marzo con “Elegia per la principessa barbara.
A proposito di Medea”, una rivisitazione della celeberrima tragedia basata su testi di Euripide e Seneca, ma anche di Alvaro e Grillparzer. Produzione della compagnia teatrale “Scena Nuda” per la regia di Elena Bucci e Marco Sgrosso.
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