Amaroni, il valore identitario dei “panuzzedha” di San Giuseppe: il 16 marzo la presentazione dell’iniziativa

Conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Amaroni alle ore 17,30.

di MASSIMO PINNA

Religione, tradizione, costume.

Anche se non bastano solo tre parole a descriverne il sentito nell’animo profondo degli Amaronesi, si rende peraltro idea di cosa sia e di cosa rappresenta ancora oggi il rito dei “panuzzedha di San Giuseppe” che si rinnova anno dopo anno, decennio dopo decennio e secolo dopo secolo.

Una tradizione popolana ultrasecolare che vede i bambini impegnati all’alba nella raccolta dei panini votivi “panuzzedha” presso le numerose famiglie che li distribuiscono come segno di riconoscenza al Santo per le grazie e le intercessioni ricevute.

Una raccolta dei “panuzzedha”, che avviene rigorosamente a partire dall’aurora, passando per l’alba e per tutta la mattinata del 19 marzo, festa di San Giuseppe, vissuta con grande entusiasmo e aspettativa specie dai bambini.

Una tradizione specifica della comunità amaronese e, quindi, identitaria di questa piccola ‘grande’ comunità che è Amaroni.

Da tutto questo, hanno pensato bene gli amministratori, con una delibera di giunta, del sindaco Gino Ruggiero, del vicesindaco Teresa Lagrotteria e dell’assessore Giuseppe Laugelli, di ufficializzarne e consacrarne il valore, come identitario della comunità amaronese.

Dunque, realizzare per la ricorrenza del 19 marzo 2025 il brand identitario, il timbro alimentare del “panuzzìadhu”, che sarà fornito ai panificatori di Amaroni per la marchiatura del prodotto da forno, oltre alla shopper personalizzata, che sarà distribuita gratuitamente ai bambini e alle bambine per la raccolta.

I dettagli dell’iniziativa saranno resi noti, domenica 16 dicembre, alle ore 17,30.

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