Amaroni ospita la presentazione de "La mia ombra" di Maria Giustina Turrà

La sala Consiliare Comunale diviene luogo di un racconto di vita, che abbandona il perimetro “ristretto” dell’interiorità più profonda dilatandosi verso la dimensione pubblica del libro.

E’ questa la sensazione che si avverte sin dalle prime parole del sindaco Luigi Ruggiero, che ha introdotto la serata spiegando la scelta di ospitare la presentazione del libro “ La mia ombra” alla nutrita platea che, incuriosita e attenta, ha partecipato all’iniziativa.

“La mia ombra”, è una sorta di testamento che Maria Giustina Turrà ha voluto lasciare alla famiglia, agli amici, ai conoscenti, affidandone la stesura a Rossella Nasso, scrittrice amatoriale.

Un racconto autobiografico, a tratti surreale, scandito sin dalle prime pagine dalla grande sofferenza e dal senso di solitudine che hanno accompagnato la vita di questa donna, oggi ultra ottantenne, che ha vissuto la perdita della mamma da piccolina, il dolore della morte del fratello diciannovenne e lo strazio della sepoltura della secondogenita, giovane mamma, deceduta in seguito ad un tragico incidente; un libro che, al contempo, vuole essere un inno alla vita, uno strumento attraverso il quale infondere forza e speranza, trovare il coraggio di rialzarsi dopo ogni caduta, uscire dal buio dell’anima ricercando la luce.

Questo messaggio emerge chiaramente dagli interventi di Rossella Nasso, “la penna” che ha tradotto in testo i pensieri, le emozioni, le sensazioni, gli stati d’animo, entrando in uno stato di forte empatia con Giustina durante i mesi di ascolto, e della stessa autrice che ha emozionato la sala, rapita dai suoi racconti.

Momenti di particolare commozione anche con l’intervento di Simona Sestito, una delle nipoti dell’autrice, che ha ringraziato, in nome di tutta la famiglia, questa mamma e nonna “eccentrica”, dotata di una grande forza, sempre presente, che non li ha mai abbandonati, concludendo la serata con la lettura di una poesia che la secondogenita, tragicamente scomparsa anni fa, aveva dedicato alla sua mamma, Giustina.

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