di ANTONIO BEVACQUA
Che cosa è, se non un anticipo degli effetti di quella che potrà essere la cosiddetta “autonomia differenziata”? La circostanza alla quale mi riferisco è, a leggere le notizie riguardanti un esposto presentato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Calabria, l’acquisto da parte dell’ASP di Cosenza di automediche e ambulanze di seconda mano fornite dalla Regione Lombardia.
La ricca e “differenziata” Regione Lombardia trasferirebbe, dunque, alla Calabria automezzi per il soccorso sanitario proprio dalla stessa cedente definiti obsoleti cioè, secondo il significato tecnico, “scaduti per quanto riguarda il pregio, la validità e l'efficienza”, che li accetterebbe di buon grado anche se con condizioni di percorrenza di centinaia di migliaia di chilometri ciascuno e privi delle attrezzature necessarie al soccorso.
Mi risulta davvero inaccettabile pensare che la sanità della mia Calabria possa essersi ridotta, pur tra mille disfunzioni, difficoltà, inefficienze, ma anche così ricca di tante eccellenze, in una situazione di totale subordinazione che non ha precedenti se non facendo riferimento ai regimi coloniali di fine ottocento.
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