"La scrivente OS della Dirigenza Medica non può che condividere lo spirito e la lettera delle argomentazioni dei 5 Presidenti Ordinistici Calabresi, in ordine alle perplessità su tempi e modi di un allentamento delle restrizioni fortemente a scavalco rispetto alle indicazioni del Governo Nazionale. ". E' quanto afferma il segretario regionale dell'Anaao Assomed Filippo Maria Larussa.
"La tempistica di adozione dell’ordinanza ,l’efficacia ad horas dalla sua notturna emanazione,lo scostamento dal precedente autocelebrato rigore nel dichiarare “zona rossa”anche il più piccolo focolaio epidemico,lo stigma con cui ha bollato i rientri inconsulti dalle Regioni Settentrionali,e la pervicacia con cui l On. Santelli si e’ opposta al ritorno di decine di migliaia di studenti e lavoratori, a rischio di sopravvivenza (loro come,e forse anche più dei titolari di bar e ristoranti!) suscitano molte perplessità.. Ma - prosegue l'Anaao Assomed, scevri come sempre da ogni possibile strumentalizzazione politica, ci limitiamo a prendere atto delle sue dichiarazioni e di quanto affermato da autorevoli Rappresentanti Istituzionali, che alla base della decisione vi sono i dati forniti dal Dipartimento Tutela della Salute".
"Escludendo siano stati elaborati dal DG, dirigente Amministrativo di lungo corso,e dalla Responsabile del Settore 9,stimata Dirigente Psicologa, ipotizziamo che possano essere stati forniti almeno con l’apporto della nutrita Task Force,sinora silente in atti e parole,magari con riferimento ai suoi 3 componenti medici Specialisti in Igiene e quindi,potenzialmente,esperti in Epidemiologia. Stando - prosegue l'Anaao- all’enunciato dell’Ordinanza,il principale,se non l’unico dato considerato, e’ il” rapporto di replicazione (Rt) con daily time lag a 5gg,pari a 0,63”.
"Ed e’ pieno diritto (almeno questo!) - dice Larussa- di addetti ai lavori e non, conoscere (se esistenti ) tutti gli altri dati ed elaborazioni statistiche ed attuariali,cosi’ come l’ISS ha fatto con i Piani Attuativi e gli Scenari di supporto alla Fase 2 del Paese,22 pagine fitte di grafici e tabelle! Giusto per scongiurare qualunque malevola ipotesi che il provvedimento risponda soprattutto a pur legittime pressioni di settori partitici ed imprenditoriali. Naturalmente,non ci facciamo alcuna illusione che i Rappresentanti dei Medici,siano essi Ordinistici o Sindacali,possano,per questo ed altri passaggi,anche marginalmente, auditi o consultati,essendo inveterata abitudine dei politici nostrani considerare l’apporto di Enti Sussidiari e Parti Sociali solo se inseribili nella categoria “claque”.
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