di PAOLO CRISTOFARO
Dopo la decisione presa da vari comuni della Calabria, che si sono appellati al principio precauzionale sancito dall'Unione Europea, come Badolato o Santa Carina sullo Ionio, anche Borgia, nel catanzarese, ha vietato sperimentazioni e installazioni di antenne 5G.
Il tutto, come per gli altri Enti che hanno adottato la stessa misura, " in attesa del termine delle valutazioni degli uffici interni ed in subordine all’emanazione di linee guida aggiornate da parte gli organismi di tutela della salute e dell'ambiente nazionali e regionali basati sui dati scientifici più aggiornati, fra i quali la nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G annunciata dall’International Agency for Research on Cancer", ha scritto lo stesso Comune di Borgia nell'ordinanza.
La normativa vigente indica che al sindaco spetta, nella sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale in ossequio all’articolo 32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario, al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, di adottare le migliori tecnologie disponibili e di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibili, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736