Ancora pressioni sul Corap. Per un terreno di Vibo chiesti 642 mila euro. Il Tar li manda dal giudice ordinario

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images Ancora pressioni sul Corap. Per un terreno di Vibo chiesti 642 mila euro. Il Tar li manda dal giudice ordinario
Tribunale Amministrativo di Catanzaro
  15 giugno 2020 16:47

di PAOLO CRISTOFARO

Continuano a sommarsi, in sede legale, i numerosi ricorsi presentati da creditori del Corap, il Consorzio regionale per la Attività Produttive, finito il liquidazione, contro il quale già in molti hanno tentato di far valere le proprie ragioni economiche (LEGGI QUI). Questa volta in cinque, dalla provincia di Vibo Valentia, si sono rivolti al Tar regionale per un credito di 642 mila euro per un terreno. Il Tribunale però ha riconosciuto la competenza del giudice ordinario.

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Il ricorso era stato presentato nel 2017, al fine di ottenere dall'Ente i 642 mila euro, oltre agli interessi, per indennità di occupazione e per l'espropriazione di alcuni terreni proprio nella zona del vibonese. Successivamente alla liquidazione, i ricorrenti (Caterina De Riso, Rosa Capialbi, Francesca De Riso, Anna De Riso Paparo e Renata De Riso) hanno chiesto l'ammissione alla massa passiva, sostenendo anche che le ragioni creditorie sarebbero state pregiudicate dalla decisione regionale. 

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Sia Corap che Regione Calabria si sono costituiti in giudizio, ma i giudici - Giancarlo Pennetti e Francesco Tallaro - hanno ritenuto di dover rimandare gli appellanti al giudice ordinario. "I ricorrenti sono mossi dall'interesse a tutelare le loro ragioni di credito, per le quali hanno già avviato azione d'innanzi al giudice ordinario nei confronti del Corap", scrivono in sentenza. 

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